"Non solo Mizzica": la Regione finanzia i progetti per la promozione del dialetto siciliano nellle scuole

Scuola, "Non solo Mizzica": Regione finanzia progetti per la promozione del dialetto. Oltre 400 mila euro alle scuole siciliane per il progetto "Non solo Mizzica - Il siciliano, la lingua di un popolo", che prevede interventi di diffusione e promozione del dialetto. Il dipartimento regionale dell'Istruzione ha approvato la graduatoria definitiva degli istituti scolastici con sede in Sicilia che otterranno i fondi. 3 mag 2024 - Nello specifico, sono state ammesse al finanziamento 65 proposte curriculari ed extracurriculari di Tipo A, che riguarda le scuole di ogni ordine e grado, il cui costo massimo non doveva superare i cinquemila euro; due quelle di Tipo B, per i progetti che prevedono partenariati tra istituti superiori, con un liceo coreutico-musicale nel ruolo di istituto capofila e con un costo massimo finanziabile di 60 mila euro ciascuno. I fondi impegnati raggiungono circa 325 mila euro per gli interventi di Tipo A, e poco meno di 80 mila euro per il Ti

UILPA PENITENZIARI DENUNCIA L'OPERATO DEL DIRIGENTE DEL CARCERE DI GAZZI: "AUTORITARIO E AUTONOMO"

Barcellona P.G., 12/09/2012 - Il Coordinamento Regionale della UIL PA Penitenziari – Sicilia –, denuncia che è arrivato il momento di dire basta al modo di operare del Dirigente della Casa Circondariale di Messina, che continua ad agire in modo “ autoritario ed autonomo, in piena indifferenza, nella gestione del Personale di Polizia Penitenziaria del precitato Istituto:
Relazioni sindacali inesistenti;
Sebbene le continue contestazioni di questa O. S. sulla poco corretta gestione del personale.

Ultimo grave episodio in ordine di tempo, un operatore è stato”obbligato” a svolgere servizio di piantonamento per circa 25 ore continuative, e successivamente, non preoccupandosi delle raccomandazioni del Provveditore, il Dirigente ha autorizzato la pianificazione di un turno di servizio di circa tredici ore continuative di lavoro, con ciò trasgredendo ogni regola ed ogni raccomandazione sullo svolgimento dei turni di lavoro, i quali devono essere articolati su 6 ore, (per i piantonamenti) Tutto questo, senza che al personale interessato fosse stato chiesta la disponibilità a trattenersi in servizio oltre l’orario previsto (anche se non regolare).

Altro fatto rilevante è che il Personale che risulta legittimamente assente dal servizio per malattia viene assillato in vari modi (Telefonate – telegrammi o raccomandate ) per presentarsi dal Dirigente Sanitario per essere sottoposti a visita nonostante la Direzione avesse disposto e fatto eseguire la visita fiscale tramite l’AUSL di competenza.
Nonostante la normativa preveda che la suddetta visita da parte del Dirigente Sanitario della Casa Circondariale deve essere effettuata al rientro in servizio per stabilire l’idoneità a riprendere le mansioni affidate, e comunque solo per una patologia che prevede una prognosi di oltre 20 giorni

Inoltre il personale assente per malattia, viene spesso convocato mediante lettera raccomandata, affinché entro tre giorni successivi dall’inoltro della certificazione si presenti in Istituto, al fine di regolarizzare la pratica, con la pretesa assurda che il certificato deve riportare la diagnosi contravvenendo alle Leggi vigenti in materia e di privacy.
Il personale viene intimidito, in quanto con le suddette comunicazioni il Dirigente della Casa Circondariale, minaccia che se non si ottempera a quanto dallo stesso richiesto si procederà disciplinarmente (casi verificati).
A supporto di quanto dichiarato, è utile citare un caso tra tutti, dove il Dirigente ha avviato un procedimento disciplinare e, dopo l’intervento della UIL PA Penitenziari e del legale di fiducia del rapportato, ha archiviato il procedimento de – quo; inoltre, ha modificato un Ordine di Servizio dove disponeva che da quel momento in poi non era previsto che il certificato medico riportasse la diagnosi. Difatti, il Dirigente applica le direttive in modo sfavorevole vessando il Personale, violando i diritti soggettivi sanciti dalle normative vigenti e trasgredendo le Leggi dello Stato.

Altro fatto contestato é che per una reclusa piantonata presso il Reparto detenuti dell’Ospedale Papardo non è stata prevista la figura dell’Agente di Polizia Penitenziaria femminile e quindi in presenza di altri detenuti dovevano vigilarla i Poliziotti (fatto inconcepibile); situazione protrattasi per due turni dalle ore 6.20 alle ore 18.10, quindi, la detenuta è rimasta senza la presenza dell’Agente donna fino al giorno dopo e vigilata sempre da personale maschile.!!! Situazione che viene posta a conoscenza della Camera Penale “P. Pisani” di Messina in persona del responsabile dei rapporti con gli Istituti Penitenziari.
Fatto grave è che, sebbene la UIL PA ha denunciato anche agli Organi Superiori siffatti comportamenti “arbitrari” a danno del Personale e dei detenuti nulla è cambiato, anche dopo incontri, a livello Regionale, presiedute dal Dirigente Generale Dr. Maurizio Veneziano . In riferite occasioni è stato fatto sapere che esistono ” vessazioni” a danno del personale operante presso il precitato Istituto, fatti a dire del Dirigente insussistenti.
La UIL PA , carte alla mano, può dimostrare il contrario.

Per tale motivo riteniamo responsabili non solo il Dirigente ma, anche gli Organi Superiori perché si rendono compartecipi alle decisioni “incredibili” che il Dirigente la C.C. Messina mette in pratica. Il Personale opera in condizioni disumane lavorando sotto organico, nonostante ciò continua a svolgere il proprio lavoro con abnegazione, alto senso del dovere e professionalità, però è stanco e demoralizzato ad operare in siffatte condizioni. A tal proposito più volte è stato chiesto l’impegno per ottenere garanzie a poter assolvere il proprio mandato con serenità.
Il perdurare di tali condizioni , a sostegno dei lavoratori, verrà indetta una manifestazione davanti alla Prefettura di Messina nel mese di Settembre.

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