
Barcellona Pozzo di Gotto, 5 ottobre 2012 - Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto hanno dato esecuzione ad un ulteriore decreto di sequestro beni, emesso dal Tribunale del capoluogo peloritano nell’ambito del procedimento di prevenzione nei confronti dell’imprenditore barcellonese ROTELLA Michele, classe 1940, inteso “il Barone”, in atto agli arresti domiciliari poiché raggiunto da un provvedimento esecuzione pena a seguito di condanna in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa emessa nell’ambito del procedimento relativo all’operazione “VIVAIO”.
Come si ricorderà, nel mese di luglio 2012, i Carabinieri avevano proceduto al sequestro nei confronti del medesimo imprenditore barcellonese di un patrimonio per un valore di circa 70 milioni di euro.
Con il provvedimento dei giorni scorsi, è stata disposta la sospensione di due congiunti del ROTELLA Michele dall’ amministrazione delle società sequestrate lo scorso luglio, “A.G.P. Aziende Generali PUGLISI S.r.l.” e “AZZURRA di ROTELLA Angelo & C. Sas”.
Inoltre, con il medesimo provvedimento, che integra il precedente emesso dal Tri-bunale di Messina, i Carabinieri hanno proceduto nuovamente al sequestro, finaliz-zato alla confisca, dei seguenti beni, per un valore complessivo allo stato quantifi-cabile in circa 10 milioni di euro:
a) capitale sociale, nonché i beni aziendali ed ogni altro bene o diritto della so-cietà A.G.P. Aziende Generali PUGLISI S.r.l., con sede a Messina, avente come oggetto sociale l’apertura di cave, produzione, lavorazione e vendita di inerti, produzione e vendita di manufatti in cemento, ecc;
b) capitale sociale, nonché i beni aziendali ed ogni altro bene o diritto della socie-tà AZZURRA di ROTELLA Angelo & C. Sas, con sede a Barcellona Pozzo di Gotto, avente per oggetto sociale la conduzione di operazioni nel settore immobi-liare, turistico ed alberghiero, lavori edili e stradali ed altro;
c) una cava per estrazione, lavorazione e vendita di inerti avente superfice di circa 15.000 mq, sita in Messina, con all’interno: un impianto per la produzione di cal-cestruzzo, un impianto di lavorazione di inerti, un impianto di decantazione, una unità immobiliare di 220 mq. adibita ad uffici e spogliatoi, 2 pale gommate, 1 pesa a ponte, 1 vasca cisterna ed attrezzature varie;
d) diversi terreni, per circa 20 ettari complessivi;
e) 10 fabbricati rurali ubicati nel territorio del Comune di Messina;
f) 14 appartamenti ubicati in località Portorosa del Comune di Furnari (ME);
g) di 4 conti correnti.
L’attività odierna rientra nel più ampio contesto operativo del Desk Interforze, attraverso il quale, dall’anno 2009, il Procuratore Capo della Repubblica di Messina, dott. Guido LO FORTE, ha inteso sviluppare in maniera coordinata le attività di individuazione dei patrimoni acquisiti illecitamente, che una volta reimmessi nel circuito economico legale sono in grado di alterare il sistema economico.
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