Deposito scorie nucleari a Trapani e Calatafimi Segesta: l’ARS dice NO, rispettata la volontà popolare

Deposito scorie nucleari: l’ARS dice NO. Ciminnisi: «Rispettata la volontà popolare. Incredibile il silenzio del Governo Regionale». A pprovata la mozione presentata dal M5S e illustrata in aula dalla deputata Cristina Ciminnisi, contro l’ipotesi di realizzazione del deposito nazionale di scorie nucleari in una delle due aree individuate nei comuni di Trapani e Calatafimi Segesta. Il Governo non s’è pronunciato e non è intervenuto in aula.  Trapani, 14 maggio 2024 – L’ARS ha approvato questo pomeriggio la mozione, presentata dal M5S e illustrata in aula dalla deputata trapanese Cristina Ciminnisi, prima firmataria, contro l’ipotesi di realizzazione del deposito nazionale di scorie nucleari in una delle due aree individuate nei comuni di Trapani e Calatafimi Segesta. Il Governo non s’è pronunciato e non è intervenuto in aula. Contro la mozione ha votato il deputato di FdI Giuseppe Bica. «Il voto rende giustizia e dignità ai nostri territori e a tutta l’Isola – afferma Ciminnisi –. Il NO

PICCIOLO (PDS-MPA): “I 73 MILIONI DI EURO SBLOCCATI PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE IN SICILIA SONO SOLO SPICCIOLI”

Messina, 05/10/2012 - “Con lo sblocco di 73 milioni di euro per la formazione professionale, la Sicilia riuscirà a pagare appena quattro mesi di arretrati ai lavoratori del settore”. Così interviene l’On. Beppe Picciolo, candidato del Partito dei Siciliani - MPA alle Elezioni Regionali del prossimo 28 ottobre.
“Il miglioramento e il potenziamento del settore della formazione professionale – continua Picciolo - rappresentano un’urgenza da risolvere per il governo regionale che si insedierà. Ma i milioni annunciati proprio due giorni fa dall’attuale assessore Gallo sono solo spiccioli, a fronte di 11 mesi di snervante attesa in cui i dipendenti non hanno percepito gli stipendi”.

Questa somma rientra nei 213 milioni di euro erogati dallo Stato alla Sicilia e stanziati da Roma per le regioni fuori dal patto di stabilità. Inoltre, dovrebbe servire sia a finanziare la prima tranche dell’Avviso 20 sia il settore scuola. “Non si può dimenticare - incalza il candidato del PdS - che gli enti pubblici interessati siano in crisi da diverso tempo e che, invece, potrebbero essere sostenuti dai finanziamenti europei. Non sono mancate negli anni le polemiche e le rimostranze sui tanti fondi europei, destinati per la Sicilia ormai persi, inutilizzati, mai arrivati o trasferiti altrove.

Il settore formazione è diventato ipertrofico con personale amministrativo in esubero a danno del numero dei docenti. La riforma andava attuata entro il secondo anno del governo Lombardo. Ad avvalorarlo ci sono state diverse mie interrogazioni parlamentari. Si notano certamente colpevoli ritardi su questo fronte da parte dell’ex assessore alla Formazione professionale Centorrino e l’attuale direttore del Dipartimento regionale del ramo Albert”.

“Ci auguriamo – conclude Picciolo - che i tempi della burocrazia si velocizzino anche in questo campo perché la preparazione dei nostri giovani non può aspettare che la Regione spolveri gli avvisi già predisposti per l’attivazione dei corsi professionali. Ricordiamo che quasi 8mila lavoratori del settore rischiano la cassa integrazione e altri migliaia di disoccupati sono iscritti ai corsi dell’Avviso 20”.

Commenti

  1. 20 milioni di € al mese costa a noi Siciliani la formazione di disoccupati per mantenere i clienti.
    Perche questi soldi non vengono dati per incentivare l' industria e creare veri posti di lavoro anche per i docenti della formazione?

    RispondiElimina
  2. Carissimo On. Picciolo,
    i 73 milioni di cui parla Lei nulla hanno a che vedere con gli arretrati della formazione ma riguardano semplicemente l'avviso 20 bando avviato da pochissimi enti di formazione perchè la maggior parte degli enti attende il decreto dalla Corte dei Conti che tarda ad arrivare.....

    Cosa si è disposti a fare per qualche voto in più.................Onorevoleeeeee

    RispondiElimina

Posta un commento

NEBRODI E DINTORNI © Le cose e i fatti visti dai Nebrodi, oltre i Nebrodi. Blog, testata giornalistica registrata al tribunale il 12/3/1992.
La redazione si riserva il diritto di rivedere o bloccare completamente i commenti sul blog. I commenti pubblicati non riflettono le opinioni della testata ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento.