Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

SONIA ALFANO: “SONO STATA TRATTATA COME UNA SCOCCIATURA, PERCIÒ RINUNCIO ALLA SCORTA"

PALERMO, 9 OTT 2012 - Senza scorta da ormai un mese, ma nessuno ne prende atto. Dopo l’ennesimo “episodio imbarazzante e poco istituzionale”, e dopo una prima inascoltata richiesta di revoca del servizio, la Presidente della Commissione Antimafia Europea, Sonia Alfano, ha nuovamente scritto alle autorità competenti per rinunciare al servizio di tutela che le era stato assegnato nel maggio scorso (negli ultimi mesi si trattava di un terzo livello). Da allora non è successo ancora niente, nemmeno una telefonata.

“Fin dalle premesse - spiega Sonia Alfano - quando sono stata in carico alla Questura di Palermo, si sono verificati fatti piuttosto spiacevoli. Sono stata trattata come una scocciatura cui dovevano adempiere. Eppure, nonostante le richieste di revoca più volte inviate agli organi competenti e nonostante non abbia più comunicato i miei spostamenti agli operatori del servizio scorte di Palermo, risulto ancora ufficialmente tutelata dalla Polizia di Stato”.

“E’ evidente - aggiunge Sonia Alfano - che per chi dovrebbe garantire la mia sicurezza rappresento un problema, un peso, un fastidio. Poiché, invece, non intendo costituire un fardello per lo Stato, dal 10 settembre ho rinunciato irrevocabilmente alla tutela, pur comprendendo le motivazioni oggettive che avevano portato alla predisposizione delle misure di sicurezza. Continuo ad essere contattata dagli operatori del servizio scorte della Questura di Palermo, che vogliono conoscere i miei spostamenti. Mi tocca allora ribadire, a questo punto pubblicamente, che dallo scorso 10 settembre ho deciso di non avvalermi del servizio di tutela. Preferirei, però, che chi di competenza ne prendesse atto e lo facesse con una comunicazione ufficiale che, ad oggi, non ho mai ricevuto. In questo modo, almeno, si eviterà lo spreco di denaro pubblico”.




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