Petrolio a 57,49 dollari a barile, Marsiglia: "Il nemico peggiore americano non è solo la Cina, ma l'Italia e l'Europa

QUOTAZIONI PETROLIO A 57 DOLLARI. AZIENDE ENERGETICHE USA IN AFFANNO SU COSTI DI ESTRAZIONE Roma, 9 Aprile 2025 -  Le quotazioni del petrolio  WTI  aprono la mattinata attestandosi in prima contrattazione a  57,49 dollari a barile  nelle prime ore in discesa come da giorni sui mercati internazionali. Anche il greggio di riferimento  BRENT  tocca quota  61,28 dollari a barile . "In America diverse oil companies con prezzi così bassi non riescono a mantenere un  Break-even  (punto di pareggio) sull'operatività aziendale, considerando che si viaggia in un range tra  48 e 62 dollari a barile . In questo momento i  dazi  stanno penalizzando molto più gli stessi Stati Uniti d'America che l'Europa. Sicuramente come dichiarato dal  Presidente Donald Trump  la partita si gioca su  quanta energia l'Europa acquisterà dagli USA " queste le parole del Presidente di FederPetroli Italia -  Michele Marsiglia . Continua...

VELTRONI E D'ALEMA LASCIANO IL PARLAMENTO: “SCELTA NOBILE”

20/10/2012 - Veltroni e D'Alema lasciano il Parlamento. Scelta nobile. Forse il tema del ricambio nel gruppo dirigente non era così fuori luogo come qualcuno lasciava intendere. Ma adesso basta con le polemiche. Il fatto che il PD inizi un percorso di rinnovamento serio, dopo tanti anni, ci consente - finalmente - di parlare di idee, di progetti, di proposte. Noi ci siamo. Felici dei risultati che stiamo ottenendo e che sembravano inimmaginabili solo qualche settimana fa. Ma pronti alla vera sfida, che è quella dei contenuti.

Il viaggio continua. Auguro di cuore ai miei competitors di avere la stessa possibilità che ho avuto io di toccare tutte le province italiane. Non so come finirà, ma questo è un master sull'Italia che restituisce speranza. Ti rendi conto che c'è un'Italia bella, quella di chi la mattina alle 8 ti aspetta in duecentocinquanta persone fuori dal Museo della Ceramica, che ti affida una speranza e ti dice: "Se ci deludi anche te, ti veniamo a prendere a casa". Oggi abbiamo toccato anche Argenta, vicino a Ferrara. Abbiamo scelto di rendere omaggio a don Giovanni Minzoni, ucciso dai fascisti nel 1923. Don Giovanni - che difese la libertà educativa degli scouts dall'attacco fascista - era per me un simbolo ai tempi del Liceo. Ho scelto di fermarmi sul luogo nel quale fu picchiato a morte quando ho letto che L'Unità ha definito la nostra posizione politica "Fascistoide". Si possono avere idee diverse su tante cose e io credo molto nel rispetto per le altrui opinioni.

Ma se qualcuno mi dà del fascista io la giudico un'offesa, non una mera espressione linguistica. Che il quotidiano di Antonio Gramsci mi abbia dato del fascistoide mi colpisce per la violenza dell'insulto. Non ho replicato. Ho solo deposto un mazzo di fiori alla memoria di don Minzoni. Ognuno giudicherà se possa avere un senso utilizzare i denari del finanziamento pubblico per l'editoria per insultare qualcuno che non la pensa come te. E poi la piazza di Ferrara, piena alle undici del mattino. Con gli amici del comitato locale, guidati da Simone. E Luigi, giovane professore assessore al bilancio che racconta in modo semplice e chiaro che se lo stato centrale avesse fatto ciò che hanno fatto i comuni oggi avremmo 30 miliardi di euro di risparmio. Perché si può portare la politica nelle piazze senza rinunciare a parlare di cose serie.

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