Denunce medico del Civico di Palermo: di enorme gravità, approfondire le indagini

Denunce medico del Civico di Palermo, M5S chiede invio ispettori e audizioni in commissione Ars  7 mag 2025 - "Quanto denunciato dal dottore Francesco Caronia, in servizio presso il reparto di Chirurgia toracica dell'ospedale Civico di Palermo, e portato a conoscenza dell'opinione pubblica grazie all'operato del collega Ismaele La Vardera, è di enorme gravità e meritevole di essere immediatamente attenzionato dall'assessore alla Sanità, cui chiediamo celeri ed approfondite indagini”. Lo afferma il capogruppo del M5S all'Ars Antonio De Luca “Intanto - continua De Luca - chiederò al presidente della commissione Salute Laccoto di audire in separata sede il dottor Caronia e il primario di Chirurgia toracica Damiano Librizzi”.

GIOIOSA MAREA: TENTAVA DI ESTORCERE 10.000 EURO A UN IMPRENDITORE, ARRESTATO PREGIUDICATO DI BROLO

Barcellona Pozzo di Gotto (ME), 22 novembre 2012 - Ieri, a conclusione di una complessa ed articolata attività investigativa, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa del N.O.R.M. della Compagnia di Patti hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Messina su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo peloritano.
A finire in manette BARATTA Saverio, nato a Termini Imerese (PA), cl. 1974, pregiudicato mafioso, di fatto domiciliato in Brolo (ME), dove era sottoposto alla misura della libertà vigilata.

In particolare, le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Patti erano scattate nel mese di luglio 2012 quando, presso una villa sita in contrada Passo Lauro del Comune di Gioiosa Marea (ME), il proprietario dell’immobile, un noto imprenditore locale, rinveniva due cartucce da caccia cal. 12, ed un messaggio di carattere estorsivo con la quale gli veniva richiesta la somma contante di 10.000 euro.

Immediatamente, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa del NORM della Compagnia di Patti hanno dato via ad una complessa attività d’indagine, dalla quale è emerso che il BARATTA Saverio, coadiuvato da un altro soggetto, avrebbe posto in essere una serie di azioni criminose nei confronti dell’imprenditore, il quale, nel tempo, sarebbe stato vittima di diverse minacce, poi culminate con la collocazione delle cartucce e del biglietto estorsivo presso l’immobile di contrada Passo Lauro.

Nel corso delle indagini, effettuate anche facendo ricorso ad attività tecniche, i Carabinieri hanno acquisito importanti elementi circa le responsabilità penali del BARATTA Saverio e del complice, in relazione al tentativo di estorsione posto in atto nei confronti dell’imprenditore dei Nebrodi.

Il GIP del Tribunale di Messina, su richiesta del Sostituto Procuratore della locale Direzione Distrettuale Antimafia, dott. Fabio D’ANNA, che ha concordato pienamente con le risultanze emerse dalle indagini dei Carabinieri di Patti, ha così emesso nella scorse settimane il provvedimento di custodia cautelare in carcere solo nei confronti del citato BARATTA Saverio.

Poiché all’esito delle ricerche il BARATTA Saverio è risultato irreperibile è così scattata una intensa attività info-investigativa che ha visti impegnati, per oltre una settimana, gli uomini dell’Arma di Patti, che, come detto, agendo sotto lo stretto coordinamento del Magistrato della Procura Distrettuale Antimafia di Messina, alla fine sono riusciti ad individuare il rifugio del ricercato nel territorio del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto.

Infatti, temendo che il BARATTA Saverio si potesse dare alla latitanza, i Carabinieri, facendo ricorso ai tradizionali metodi di investigazione, con accertamenti, pedinamenti e servizi di osservazione, hanno intensificato la pressione sul ricercato. Indi, ieri pomeriggio poco dopo le 17:00, collaborati nelle attività anche dai colleghi della Compagnia Carabinieri di Barcellona P.G., i Carabinieri della Compagnia di Patti sono riusciti a bloccarlo presso una struttura ricettiva ubicata nel territorio del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto (ME).
BARATTA Saverio, dopo l’arresto, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi.

Commenti