Milazzo, 09/11/2012 - “Sono trascorsi alcuni mesi da quando il consiglio comunale ha approva-to a larga maggioranza un documento ufficiale per chiedere la scissione dall’Autorità Portuale di Messina. Quali atti ha posto in essere il sindaco per dare attuazione a questo atto di indirizzo ben specifico?”
A chiederlo è il consigliere comunale Pippo Doddo che ricorda come la richiesta è stata inviata al Ministro dei Trasporti, al Presidente del Consiglio e al Presidente della Regione Sicilia.
“Non si è trattato solo di un documento fine a se stesso – afferma Doddo – bensì di una chiara presa di posizione da parte di consiglieri che ritengono che il porto di Milazzo è sottovalutato dall’Autorità Portuale. In questi anni non solo non sono state valorizzate le potenzialità economiche e turistiche, ma ci sono state penalizzazioni per lo scalo e di conseguenza per l’intera cittadina.
Milazzo è un importantissimo porto, fonte assicurata di introiti per l’Autorità portuale e meriterebbe tutt’altra gestione. E invece abbiamo sentito solo promesse. Questa città invece vuole fatti concreti. Il sindaco ha il dovere di dare corso al deliberato del consiglio comunale e non può pertanto rimane-re in posizione di inerzia. Tra l’altro l’uscita dall’Autorità portuale non determinerà come qualcuno sostiene, la fine degli interventi programmati in attesa di attuazione, quali la sistemazione della ban-china e il dragaggio del porto in quanto si tratta di impegni già assunti“.
Il sindaco dunque esca dall’isolamento nel quale si è chiuso e venga in aula a relazionare ai consi-glieri comunali che sono l’espressione più alta dei cittadini.
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