Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

TORNA A CAMMINARE DOPO ANNI IN SEDIA A ROTELLE UNA DONNA 61ENNE

Una donna di 61 anni sottoposta a vari interventi frutto della collaborazione
fra il Codivilla Putti di Cortina e lo IOMI di Messina e Reggio Calabria


REGGIO CALABRIA, 07/11/2012 - Torna a camminare dopo anni di sedie a rotelle e battaglie mediche: è la fortunata conclusione del lungo travaglio di una donna 61enne con gravi problemi al ginocchio, che le impedivano la deambulazione. Nel 2003 era stata operata presso un altro centro e nell’immediato post operatorio aveva subito una tragica quanto imprevedibile complicanza: infezione della protesi impiantata al ginocchio.

Grazie all’opera dell’equipe dell’ospedale Codivilla Putti di Cortina, diretta dal dott. Centofanti, dopo ripetuti e complessi interventi chirurgici, nel 2010 finalmente si era ottenuta la guarigione dall’infezione, a costo però di una grave perdita di sostanza ossea, legamentosa e muscolare a livello del ginocchio, tale da rendere necessaria la sedie a rotelle. In ortopedia oggi l’infezione è la complicanza più temibile sia per la grave sintomatologia che comporta e sia per il complicato piano terapeutico che bisogna realizzare.
I batteri infatti presentano caratteristiche molto difficili da interpretare e sono sempre più resistenti alle terapie antibiotiche che si possono praticare: la maggior parte dei casi devono essere sottoposti a nuovo intervento di espianto della protesi e impianto temporaneo di un spaziatore antibiotato. La collaborazione fra l’Istituto di Cortina, storicamente dedito alla terapia delle infezioni dell’osso, e l’Istituto Ortopedico del Mezzogiorno di Messina e Reggio Calabria, diretti dal dott. Pietro Cavaliere e facenti parte del gruppo Giomi, ha portato a un importante risultato grazie alla particolare attenzione nell’ambito della chirurgia degli espianti e reimpianti.

L’equipe di Cavaliere ha sottoposto la donna a due nuovi interventi: il primo per impiantare una protesi totale al ginocchio controlaterale; il secondo, nei giorni scorsi, al fine di ricostruire il ginocchio gravemente compromesso, mediante l’applicazione di una protesi speciale, usata normalmente nelle ampie lesioni tumorali; contestualmente è stato ricostruito l’apparato estensore, consentendo alla paziente una mobilità articolare pressoché normale. Nel post operatorio oltre la grande felicità per la 61enne tornata a camminare regolarmente, i medici hanno riscontrato un quadro clinico soddisfacente e parametri ematochimici nella norma. “Una notevole soddisfazione professionale – ha commentato Cavaliere – per la mia equipe e per i colleghi che hanno supportato la collaborazione fruttuosa tra il centro di Cortina e gli istituti locali di Messina e Reggio Calabria. Questo successo ci consente di ripetere in altri casi percorsi simili, soprattutto in ambito interventistico – chirurgico”.

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