Roma, 29/12/2012- "Conquisteremo Palazzo Chigi", ha detto Antonio Ingroia sciogliendo la riserva sulla propria candidatura. Il pm palermitano ha ufficializzato oggi la propria candidatura al Parlamento italiano con una conferenza stampa nel corso della quale ha presentato il simbolo del Movimento Arancione, dominato (manco a dirlo) dal colore arancione e recante il nome di Ingroia al centro.
Sul simbolo si legge “Rivoluzione civile”, nella parte alta, mentre nella parte bassa, in rosso, sono raffigurate le stilizzazioni di cittadini e lavoratori. Nel simbolo del Movimento di Antonio Ingroia non sono raffigurati i simboli di partiti politici che lo sostengono.
"Da magistrato non avrei mai creduto di dovermi ritrovare qui per continuare la mia battaglia per la giustizia e la legalità in un ruolo diverso", ha detto Ingroia. "Quando giurai la mia fedelta' alla Costituzione pensavo di doverla servire solo nelle aule di giustizia. Ma non siamo in un Paese normale e in una situazione normale. Siamo in una emergenza democratica dovuta allo strapotere della criminalita' organizzata e alla inadeguatezza della politica. E allora, come ho detto, io ci sto. E' venuto il momento della responsabilita' istituzionale e politica. Alla societa' civile e alla buona politica dico 'grazie' perche hanno fatto un passo avanti".
“Conquisteremo Palazzo Chigi - ha detto il dott. Ingroia - e avremo milioni di consensi perché vogliamo fare una rivoluzione pacifica dei cittadini, una rivoluzione civile”.
Ma ecco quanto il dott. Ingroia ha scritto a Pierluigi Bersani, sgretario del Partito Democratico:
"Caro Bersani, così non va. La questione morale e la lotta alla mafia debbono essere le priorità dell'impegno politico. Ma così non è. Proveremo a mettere sulle nostre spalle l'eredità che il Pd ha abbandonato. A Bersani dico che siamo pronti al confronto purchè il Pd non faccia una politica di conservazione come è accaduto quando ha sostenuto il governo Monti. Siamo a fianco dei magistrati che hanno sollevato il conflitto di attribuzione sui p
rovvedimenti del governo Monti riguardo l'Ilva. Rivendichiamo la politica della passione e della coerenza che il Pd sembra aver smarrito. Siamo noi a rappresentare questa storia che Bersani non ha dimostrato di voler portare avanti".
"Bersani si è impantanano in una linea politica ambigua e contraddittoria nei confronti del governo Monti dimenticando storie come quelle di Pio La Torre e del suo impegno contro la mafia", ha detto ancora Ingroia. Aggiungendo "Bersani ha ignorato il mio appello. Lo abbiamo cercato, non certo perchè abbiamo bisogno di lui e abbiamo ricevuto risposte stravaganti. Evidentemente si sente il Padreterno, mentre Falcone e Borsellino mi rispondevano al primo squillo. Bersani in ogni caso una risposta politica l'ha data, non vuole una politica antimafia nuova e rivoluzionaria che sarebbe in grado di eliminare la criminalità. Il silenzio di Bersani è inequivoco, perchè non vuole questa nostra scelta di eliminare mafia e corruzione".
come sempre il nemico del partitello di turno è il vicino prossimo: con berlusconi che si ricandida e monti che scioglie una ridicola manfrina caricandosi i fini e i casini e i cesa e i montezemolo, l'ineffabile Ingroia chi attacca? bersani e il PD... come dire: una ventata di aria fresca!
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