Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

BARCELLONA P.G.: IL PD RAPPRESENTA TANTI CITTADINI E NON PUÒ ABDICARE AL SUO RUOLO

Barcellona P.G., 27/12/2012 - I reiterati annunci dell’Amministrazione Comunale di volersi confrontare con le forze politiche sulle tematiche più rilevanti e di voler arrivare addirittura al bilancio partecipato, si scontrano con la realtà dei fatti non solo in relazione alla ritardata trasmissione al consiglio comunale (circostanza che impediva agli stessi consiglieri un esame approfondito del documento contabile, votato solo per spirito di responsabilità), ma ora anche per la scomposta aggressiva e priva di fondamento risposta della Giunta alle legittime critiche avanzate dal P.D. relativamente alla gestione della sanzione del c.d. “patto di stabilità”.

Atteggiamento che conferma l’impressione già manifestata in precedenza, che l’amministrazione Collica si è chiusa in una torre d’avorio a difesa delle proprie posizioni, sicuramente legittime ma non per questo giuste o condivisibili da altre forze politiche che esprimono anch’esse liberamente il loro pensiero.

Proprio per questo non possiamo esimerci dal ribadire con forza le nostre convinzioni pur ammettendo che amministrare non è cosa facile, ma che saper accettare critiche civili dovrebbe caratterizzare chi sbandiera democrazia e partecipazione!

In proposito bisogna precisare che la cronologia esposta nel comunicato dell’amministrazione è oggettivamente imprecisa perché la speranza di poter sospendere la sanzione disposta dallo Stato per lo sforamento del patto di stabilità scaturisce dalla Sentenza della Corte Costituzionale n. 178 emessa in data 11 luglio 2012.
Quindi la Giunta Collica invece di aspettare le deliberazioni di altri comuni nelle stesse condizioni, avrebbe potuto agire autonomamente e tempestivamente attraverso il ricorso al T.A.R. per ottenere in via cautelare la sospensione della sanzione.
In questa ipotesi avremmo conosciuto la decisione sicuramente prima del 25 ottobre 2012 (data nella quale veniva approvato dal Consiglio Comunale il regolamento IMU e le relative aliquote nonché l’aumento dell’addizionale IRPEF) consentendo, come più volte detto, soluzioni diverse in relazione anche all’aumento delle tasse.

A tal proposito, si fa presente che il PD è forza politica assai responsabile tanto è vero che si è parlato di eventuali rimodulazioni riguardanti l’IMU sulla seconda casa e sugli immobili destinati alle attività produttive e l’IRPEF, ovvero quelle tasse destinate a colpire il ceto medio da cui ci si aspetta un rilancio dell’economia e dell’occupazione. Nessuna demagogia, quindi, ma proposte concrete di equità socio-economica!

Non avendo l’Amministrazione seguito tale strada (altro che “attenta ed oculata gestione della delicata questione”), i consiglieri del P.D. si sono fatti carico, dopo varie sollecitazioni verbali, di formulare in data 05 ottobre 2012 l’interrogazione con la quale si sollecitava l’amministrazione comunale a provvedere in ordine all’applicazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 178 dell’11.07.12 che dichiarava l’illegittimità costituzionale dell’art. 37 comma 1, secondo periodo, del d.lgs. n. 118/11.
Anche questo tentativo di stimolare l’amministrazione Collica sul tema risultava vano, dato che nessuna risposta veniva data ai consiglierei comunali.

Condotta che mutava improvvisamente nel momento in cui veniva pubblicata in data 8 novembre 2012 sulla stampa la notizia che il Comune di Messina aveva ottenuto dal T.A.R. di Catania la sospensiva relativamente alla propria sanzione.
Da tale data inizia la corsa contro il tempo della ora zelante Giunta la quale annuncia immediatamente alla stampa il ricorso al T.A.R. prima ancora di predisporre l’apposita delibera che verrà esitata solo il 12 novembre 2012, cioè due giorni prima della scadenza dei termini previsti per il 14 novembre 2012.

A tal riguardo ci si domanda: ma se l'esito del ricorso al T.A.R. promosso dal Comune di Messina fosse stato reso noto dopo il 14 novembre 2012?
E ancora, se la sospensiva non avesse avuto un impatto cosi rilevante sul bilancio perché si è corsi ai ripari affidando in extremis l’incarico legale sulla questione?

Questa è la cruda realtà che non può essere nascosta per il solo fatto che il Partito Democratico abbia dato la disponibilità ad un’ eventuale collaborazione esterna sulle scelte strategiche per lo sviluppo della città, né l’Amministrazione Collica può pensare che il nostro partito, che rappresenta le istanze di tanti cittadini, possa abdicare al suo ruolo, riconosciuto anche dalla costituzione, di proposta e critica esercitata nell’interesse generale.

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