Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

INGROIA: SOTTO LA TOGA NIENTE?

23/12/2012 - Lo scrive Mario Sechi, autorevole direttore del quotidiano Il Tempo, nel suo editoriale di ieri dal titolo “Sarà per forza protagonista”. Il soggetto è il premier dimissionario Mario Monti che – scrive Sechi – “sarà costretto dai fatti ad impegnare il suo nome anche per la prossima legislatura. La sua avventura politica non è la parentesi di un tecnico, ma la necessità di un Paese che ha il terzo debito pubblico del mondo”.
Poi il direttore Sechi sviluppa la tematica, arrivando alle conclusioni: “Se il Pd - e così sarà - si piazza al primo posto, avrà la tentazione di applicare lo schema classico: un postcomunista al governo (Bersani) e un dossettiano al Quirinale (Prodi). Ma se Monti ha un pacchetto di mischia in Parlamento, il gioco cambia: a quel punto per la nomina del successore di Napolitano non conta solo il prestigio, ma anche i seggi. E lo stesso accadrà per la formazione di un governo credibile agli occhi dell’Europa, degli Stati Uniti e dei mercati che comprano e vendono il debito italiano”.

“Ieri abbiamo visto scaldare i motori un magistrato, Antonino Ingroia, che in diretta a «La7» - scrive il direttore Mario Sechi - ha mostrato che sotto la toga non c’è niente. Fuori dai discorsi mafiologici e dalla retorica giustizialista, è un nulla cosmico. Non c’è via di mezzo. Promettere mari senza Monti oggi è impossibile”.

“Antonino Ingroia, sotto la toga niente, nulla cosmico” sono affermazioni impegnative. Ma Sechi ha i titoli e l'età per farne...

Resta però il fatto che Antonio Ingroia, De Magistris & C. stanno mettendo sulla scena politica una aggregazione ed un soggetto che potrebbero erodere voti proprio a quel PD che il dott. Sechi nel suo editoriale definisce “in fase regressiva, fatica a ragionare con la testa e usa sempre più la pancia”, mentre ingranano le loro marce Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle, che Sechi definisce “un bulldozer” e dall’altro lato Silvio Berlusconi che lo stesso direttore de Il Tempo chiama “caterpillar”.

E se non pure a Grillo, il partito di Ingroia e De Magistris al PD, se non altro in Campania, in Sicilia e non solo, un po’ di voti potrebbe eroderli. E questo non lascerebbe i conti elettorali del PD-SEL a posto, quantomeno al Senato.

Domenico Molica Colella

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