Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

CASA SERENA: IL VERO PROBLEMA RESTA NEI 700 POSTI DI LAVORO A RISCHIO

L'incontro in prefettura non risolve il problema di Casa Serena e neanche dei servizi sociali
Messina, 21/12/2012 - Unico impegno assunto su Casa Serena da parte del commissario, del prefetto e dell'assessore Bartolotta, é quello di continuare col tavolo tecnico per individuare i lavori urgenti per la messa a norma della struttura e l'impegno di ottenere la deroga per l'iscrizione all'albo regionale.
Ma il vero problema sono i 700 posti di lavoro di tutti i Servizi sociali che rischiano seriamente e concretamente il posto di lavoro, perché manca il bilancio di previsione e dalle dichiarazioni fatte non si intravedono spiragli positivi.

I segretari delle funzioni pubbliche cgil, cisl, uil, hanno chiesto al commissario croce ed al rappresentante del governo di porre tutti gli atti in essere affinché al 31 dicembrepossa essere approvato il bilancio di previsione 2012. Senza tale strumento parliamo del nulla e la città rimarrà senza servizi sociali per 2000 utenti (anziani, disabili, minori, minori in rapporto con l'autorità giudiziaria e centri di aggregazione giovanile, ecc.) e la sicura perdita di 700 posti di lavoro.

Di fronte a questo dramma, dichiarano Crocé, Emanuele, Calapai, devono necessariamente proclamare lo stato agitazione dei lavoratori e daranno vita ad ogni iniziativa di mobilitazione al fine di indurre la classe politica messinese e regionale ad assumersi tutte le responsabilità per evitare a intere famiglie messinesi disastri economici, oltre agli ulteriori disagi per gli utenti, nonché una catastrofe del sistema sociale della città.
Di fatto ancora una volta saranno i cittadini piú deboli a pagare il prezzo piú alto.

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