Democrazia Cristiana: "Siamo completamente estranei ai fatti che vedono coinvolto Totò Cuffaro"

La Democrazia Cristiana 'storica', con una nota, si dice "completamente estranea ai fatti che vedono coinvolti Salvatore Cuffaro e Carmelo Pace. Duole dover constatare che il nome e il simbolo della Democrazia Cristiana vengano impropriamente accostati a soggetti e vicende che nulla hanno a che vedere con il nostro partito storico". A dichiararlo il Segretario Nazionale Franco De Simoni e la Vice Segretaria e Portavoce Sabina Scaravaggi. Roma, 05.11.2025 - La Democrazia Cristiana storica è completamente estranea ai fatti che vedono coinvolti Salvatore Cuffaro e Carmelo Pace. “Duole dover constatare che il nome e il simbolo della Democrazia Cristiana vengano impropriamente accostati a soggetti e vicende che nulla hanno a che vedere con il nostro partito storico e con i suoi autentici valori di legalità, onestà e servizio al bene comune”. A dichiararlo con fermezza sono il Segretario Nazionale Franco De Simoni e la Vice Segretaria Nazionale e Portavoce Sabina Scaravaggi...

CASA SERENA: IL VERO PROBLEMA RESTA NEI 700 POSTI DI LAVORO A RISCHIO

L'incontro in prefettura non risolve il problema di Casa Serena e neanche dei servizi sociali
Messina, 21/12/2012 - Unico impegno assunto su Casa Serena da parte del commissario, del prefetto e dell'assessore Bartolotta, é quello di continuare col tavolo tecnico per individuare i lavori urgenti per la messa a norma della struttura e l'impegno di ottenere la deroga per l'iscrizione all'albo regionale.
Ma il vero problema sono i 700 posti di lavoro di tutti i Servizi sociali che rischiano seriamente e concretamente il posto di lavoro, perché manca il bilancio di previsione e dalle dichiarazioni fatte non si intravedono spiragli positivi.

I segretari delle funzioni pubbliche cgil, cisl, uil, hanno chiesto al commissario croce ed al rappresentante del governo di porre tutti gli atti in essere affinché al 31 dicembrepossa essere approvato il bilancio di previsione 2012. Senza tale strumento parliamo del nulla e la città rimarrà senza servizi sociali per 2000 utenti (anziani, disabili, minori, minori in rapporto con l'autorità giudiziaria e centri di aggregazione giovanile, ecc.) e la sicura perdita di 700 posti di lavoro.

Di fronte a questo dramma, dichiarano Crocé, Emanuele, Calapai, devono necessariamente proclamare lo stato agitazione dei lavoratori e daranno vita ad ogni iniziativa di mobilitazione al fine di indurre la classe politica messinese e regionale ad assumersi tutte le responsabilità per evitare a intere famiglie messinesi disastri economici, oltre agli ulteriori disagi per gli utenti, nonché una catastrofe del sistema sociale della città.
Di fatto ancora una volta saranno i cittadini piú deboli a pagare il prezzo piú alto.

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