Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

SOLIDARIETÀ AD EMANUELE LAURIA PER LE ACCUSE DI VENTURINO

Antonio Venturino, vicepresidente dell'Ars, in un video messo in rete dal Movimento 5 Stelle Sicilia, rimprovera il giornalista di Repubblica Emanuele Lauria per avere scritto che i 'cittadini' grillini all'Assemblea Regionale Siciliana hanno intascato più di quanto promesso in campagna elettorale. Pronta la corsa alla solidarietà da parte di partiti politici e singolo deputati regionali
Palermo, 28/12/2012 - La solidarietà da parte della politica all'Assemblea regionale non si è fatta attendere. Messaggi sono giunti da più parti a sostegno del giornalista di Repubblica Emanuele Lauria, oggetto delle accuse di Antonio Venturino, vicepresidente dell'Ars, tramite un video messo in rete dal Movimento 5 Stelle Sicilia, con il quale Venturino rimprovera al giornalista di Repubblica di avere scritto cose non rispondenti alla verità che i 'cittadini' grillini all'Assemblea Regionale Siciliana hanno intascato più di quanto promesso in campagna elettorale. Pronta la corsa alla solidarietà da parte di partiti politici e singoli deputati regionali, da Gianpiero D'Alia a Fabio Giambrone dell'Idv, da Giuseppe Castiglione del Pdl e Toto Cordaro del Cantiere Popolare.

"Noi in campagna elettorale abbiamo detto che percepiremo 2.500 euro più rimborsi spesa rendicontati puntualmente. Non vogliamo un euro in più ed anche i cittadini a 5 stelle all'ARS che hanno assunto cariche di responsabilità hanno rinunciato alle indennità suppletive di carica: Antonio Venturino, Giampiero Trizzino, Giorgio Ciaccio, Salvatore Siragusa e Vanessa Ferreri, nonostante quanto scritto da Emanuele Lauria, il 22 Dicembre, salvo poi SMENTIRE SE' STESSO con una rettifica oggi, non prenderanno un euro oltre i 2.500 euro. Noi siamo cittadini che facciamo quello che diciamo...insomma i cittadini a 5 stelle, non si smentiscono MAI!", è la nota a margine del video pubblicato dal M5S.

«La reazione scomposta ed insultante del vicepresidente dell’Ars Antonio Venturino e del movimento dei “grillini”, in risposta ai dati incontrovertibili riportati dal giornalista de “La Repubblica” Emanuele Lauria, non è un esempio di buona politica. Nell’esprimere la mia piena solidarietà al cronista, attaccato ing

iustamente sul piano personale e della sua professionalità, invito chi ricopre cariche istituzionali ad astenersi da simili eccessi, che rischiano di far passare da “barzellettiere” chi dovrebbe rappresentare all’esterno l’Assemblea regionale».
Lo ha dichiarato Gianfranco Vullo, deputato regionale del “Movimento per il Territorio”, che ha invitato Venturino a fare chiarezza anche su quali forze politiche, oltre ai “grillini”, gli abbiano fatto avere i voti in aula per diventare vicepresiden te dell’Ars, «atteso che il “Movimento 5 Stelle” sostiene di essere estraneo ai compromessi». Vullo ha infine invitato tutti i parlamentari a mantenere un livello di rapporti con la stampa che allontani il sospetto «di intimidazioni, da parte di chi è protetto dal proprio ruolo politico, nei confronti di giornalisti che si limitano a svolgere il proprio mestiere».

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