Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

TRISCELE (EX BIRRA MESSINA): LA MOBILITA' AL MOMENTO UNICA ALTERNATIVA

Messina, 06/12/2012 - Nella giornata odierna si è tenuto presso il Palazzo del Governo un importante incontro fra la proprietà della Triscele S.p.A. (ex "Birra Messina") e le rappresentanze sindacali dei lavoratori. Alla riunione, presieduta dal Prefetto, ha partecipato anche il dr. De Francesco, dirigente provinciale dell'Ufficio del Lavoro.

I lavoratori della Triscele sono da tempo in stato di agitazione perchè il prossimo 31 dicembre scadrà la cassa integrazione guadagni e il Gruppo Faranda, cui appartiene l'Azienda, ha fatto sapere che non riuscirà a riavviare in tempo utile l'attività produttiva, anche a causa della tardiva definizione della richiesta di variante urbanistica sull'area semicentrale su cui sorge lo stabilimento, che nelle intenzioni della proprietà dovrebbe essere tesaurizzata a vantaggio dell'investimento in una nuova struttura più aggiornata e in area idustriale.
Il dr. Alessandro Faranda e i consulenti Ferro e D'Elpidio, per l'Azienda, hanno dichiarato di non potere entro fine mese proporre un piano industriale che - come richiesto dai sindacati - aprirebbe le porte a un periodo di cassa integrazione guadagni per ristrutturazione industriale; hanno però proposto di porre i lavoratori in mobilità (che assicurerebbe loro l'80% della retribuzione per un lasso di tempo che va da due a quattro anni a seconda dell'anzianità) con la garanzia di riassumerli qualora riescano a riavviare, anche in altra forma, le attività d'impresa.

I Sindacati e i lavoratori hanno rifiutato la proposta, dichiarando invece di condividere la strada indicata dal dr. De Francesco, per il quale vi sono ancora gli spazi per un ulteriore prolungamento della Cassa integrazione in deroga (già percepita da giugno scorso), per almeno sei mesi. Recentemente, peraltro, la Prefettura di Messina ha manifestato alla Regione la necessità di un allargamento di tale strumento in considerazione delle grandi difficoltà occupazionali che attraversa oggi la Città.

Il Prefetto ha concluso invitando l'Azienda a valutare la controproposta, e ha aggiornato la seduta ai prossimi giorni, per dare il tempo agli interessati di vagliarne la percorribilità.

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