Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

VINICIO CAPOSSELA CON MOBY DICK, DA TINDARI A RADIO2 DAL VIVO

Roma, 18/12/2012 - Da Tindari a Radio2. Moby Dick, la balena musicale di Radio2, ospita in diretta dal vivo Vinicio Capossela e la sua band Rebetika mercoledì 19 dicembre alle 21.00. E’ dai primi di novembre che Capossela percorre in lungo e in largo l’Italia con una banda italo-greca, la stessa che suonerà a Moby Dick mercoledì 19, praticando la “rebetika ginnastica”, ovvero la sua personale interpretazione della musica rebetika,
genere musicale nato a fine Ottocento nei bassifondi greci. Genere popolare, di “contenuto eversivo”, come spiega lo stesso Capossela.

Nell'agosto 2011 –Vinicio Capossela presentò “Marinai, profeti e balene” al teatro Antico di Tindari (Messina). Capossella cantautore e capo ciurma, un capitano di ventura, un paladino di Francia.

Dopo il doppio album ispirato a Melville e alla letteratura di mare Vinicio è sbarcato in terra ellenica questa estate con "Rebetiko Gymnastas", dodici brani, di cui quattro inediti (“Rebetiko Mou”, “Abbandonato - Los Ejes de Mi Carreta”, “Misirlou”, “Cancion de las simples cosas”, già cantata da Mercedes Sosa e Chavela Vargas) e otto suoi successi reinterpretati in veste rebetika.

“Questo è un disco di musiche di porto che praticano esercizi, indiscipline individuali. Cavalli che provano a essere giraffe. E’ un disco suonato in greco, per debito nei confronti della Grecia, che ha donato al mondo oltre alla civiltà anche una delle più straordinarie musiche urbane del mondo: il rebetiko”. E ancora: “rebeta viene dal turco rebet, ribelle, colui che meno si tira indietro quando le città vanno a fuoco. Il rebeta è uno che non si sottomette al meccanismo del consumo e che semmai cerca la sua bellezza altrove. Scrive John Berger che la musica iniziò dal grido che lamenta una perdita. Il rebetiko è una musica che lamenta quello che tutti noi abbiamo perduto, una musica che non dimentica le sue origini. Si officia in luoghi chiusi, dove si beve e si privilegia lo struggimento individuale. E' musica che viene dal basso, che si condivide a tavola, come un'eucarestia”.

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