Salvatore Borsellino, leader delle Agende Rosse e fratello del giudice Paolo, trucidato in via D’Amelio, ha di fatto ritirato la fiducia alla lista "Rivoluzione Civile", il cui leader è Antonio Ingroia. Salvatore Borsellino contesta al pm Ingroia i criteri adottati nella composizione della Lista "Rivoluzione Civile", a capo della quale prende parte alle elezioni politiche del prossimo febbraio
Palermo, 17/01/2013 - "Avevo pensato di dovere aspettare la pubblicazione delle liste, e lo farò prima di prendere una decisione definitiva, ma già da oggi purtroppo posso avere sentore di quello che dovrò leggere", scrive Salvatore Borsellino che così prosegue:
"I due rappresentanti del mio movimento che, insieme a tanti altri giovani, mi avevamo dato la disponibilità ad essere candidati nella lista di "Rivoluzione Civile" e che io avevo indicato come elementi di punta per il loro curriculum, per le loro qualità intrinseche e per l'impegno e la passione sempre profusa nelle attività del nostro movimento, non hanno trovato posto nella lista di Antonio Ingroia se non posposti, e non di poco,ad altri nomi sia di politici che della società civile. I primi in base alle contrattazioni di vecchio stampo tra i partiti componenti la lista, i secondi scelti in base alla notorietà ed alla visibilità mediatica che non sempre coincidono con l'impegno civile."
"A questo punto, con rammarico e pur sempre riservandomi di giudicare con maggiore attenzione le liste una volta che saranno pubblicate, debbo purtroppo anticipare che difficilmente potrò confermare il quell'appoggio che, dopo alcune perplessità iniziali, avevo dato alla lista di "Rivoluzione Civile"."
"Probabilmente qualcuno era interessato unicamente alla mia candidatura e una volta venuta a cadere questa ipotesi e dopo che io ho preteso con forza una smentita che pure è tardata ad arrivare, non ha ritenuto di volere dare fiducia a questi giovani.
Giovani che pure hanno sempre profuso il loro impegno civile anche a sostegno di quei magistrati che, continuando a indossare la loro toga vanno in cerca della Verità e della Giustizia."
Ma Ingroia risponde a Salvatore Borsellino con un comunicato in cui esalta l'uomo Salvatore Borsellino:“Nutro grande stima, affetto e riconoscenza - scrive Ingroia - per l’impegno e la passione profusi in questi anni da Salvatore Borsellino nella lotta per la verità sulle stagioni più buie della nostra storia".
"Capisco il suo disappunto per il fatto che la lista che abbiamo organizzato contiene anche, al suo interno, esponenti di punta di partito. Ma Salvatore deve sapere che noi non siamo antipolitica. Noi crediamo nella possibilità di mettere insieme le energie migliori della società civile e della buona politica” dice Ingroia rivolto “all’amico Borsellino”.
“Da Antonio Di Pietro a Rifondazione Comunista, che si è costituita parte civile nel processo sulla trattativa in corso a Palermo. Da Oliviero Diliberto, fra i pochissimi politici a difendere me e il pool da me coordinato fino alle battaglie dei Verdi contro l’eco mafia. La Rivoluzione civile è questa: saper combinare società civile e politica. Chiedo a Salvatore Borsellino di avere pazienza...".
“Chiedo a Salvatore di rispettare questi nomi e questi nostri candidati. Non meritano di essere considerati scelti in base alle contrattazioni di vecchio stampo tra i partiti componenti la lista”.
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