Messina 11/01/2013 Fino a che punto la difesa degli interessi dei partiti e degli uomini dei partiti che hanno fatto sì che il nostro territorio soffocasse nell’indecenza amministrativa si può spingere? Sino a stamane ero fermamente convinto che anche al malcostume di un Consiglio Provinciale gestito alla “carlona”, perennemente richiamato all’ordine ed alla retta via dalle altre Istituzioni,
come nel caso della Corte dei Conti, e dai Consiglieri più attenti, potesse in ogni caso trovare limiti alla propria attività o inattività istituzionale, ma sciaguratamente non è più così.
Quando ad un Consigliere Provinciale viene impedito di poter intervenire per comunicazione urgente circa l’impossibilità dell’Avis di poter continuare il fondamentale servizio di raccolta di sangue ed emoderivati sul nostro territorio, facendo saltare oltre 9.000 flaconi di sangue all’anno per le strutture ospedaliere di Taormina e Messina, vuol dire che si è veramente arrivati al fondo di un barile, fatto di silenzi e omertosi atteggiamenti magari di chi, conoscendo bene i nomi e cognomi dei protagonisti dell’antipatica vicenda, vuole tentare di soprassedere a difesa estrema di quel Sistema che ci ha condotto alla rovina sociale.
Pertanto, esprimo piena solidarietà all’AVIS provinciale che in questi giorni conduce un’importantissima battaglia per la riattivazione del servizio di raccolta di sangue ed emoderivati sul nostro territorio e soprattutto per essere ricevuto dal Commissario dell’Asp 5 di Messina dott. Manlio Magistri, garantendo il mio personale impegno in un’interlocuzione con la Presidenza della Regione e con l’Assessorato alla Salute nell’interesse di una rapida risoluzione dell’incredibile vicenda.
Il Consigliere Provinciale
Roberto Cerreti
Capo Gruppo M.L.I.
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