Consorzio madonita per la Legalità e lo Sviluppo, urgente fare chiarezza sulle gravi criticità

Incontro con il Prefetto di Palermo: urgente fare chiarezza sul Consorzio madonita per la Legalità e lo Sviluppo   Lunedì (5 maggio u.s.)  una delegazione di cittadini attivi madoniti è stata ricevuta dal Prefetto di Palermo per esprimere forte preoccupazione in merito a gravi criticità che stanno emergendo all’interno del Consorzio Madonita per la Legalità e lo Sviluppo. Si tratta di fatti e circostanze che, per motivi non chiariti, alcuni sembrano voler minimizzare o tenere sotto silenzio. In particolare, desta grande allarme la reiterata mancata approvazione degli schemi di bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione e dell’Assemblea dei Comuni soci, per gli esercizi 2021, 2022, 2023 e 2024. “Riteniamo che sia assolutamente necessario fare piena luce (anche) su tali episodi e riportare con urgenza la gestione politico-amministrativa del Consorzio su un piano di legalità, correttezza e totale trasparenza”, affermano i sottoscrittori di una nota inviata ai sindaci dei ...

FRANCAVILLA DI SICILIA, SEQUESTRATA UNA DISCARICA ABUSIVA DI 30.000 MQ.

MESSINA, 18/01/2013 – Questa mattina gli uomini del Corpo Forestale della Regione Siciliana in forza all’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Messina ed al Distaccamento F.le di Francavilla di Sicilia, hanno posto sotto sequestro il sito dell’ex discarica comunale di rifiuti solidi sita nella località “Borgo Morfia, sotto Poggio Corca” del Comune di Francavilla di Sicilia.
Nello scorso mese di Dicembre durante un normale servizio di controllo gli uomini del C.F.R.S.
accertavano, nel sito dell’ex discarica comunale di rifiuti solidi urbani chiusa da anni e in atto in fase di
gestione post-mortem, quanto segue;

1. Libero accesso alla discarica, i cancelli aperti, la recinzione perimetrale in più punti divelta e/o
mancante, nessuna segnaletica ad indicazione della pericolosità del sito;
2. Evidente immissione e pascolo di animali ovicaprini e bovini, vista la presenza abbondante di
sterco nell’area;

2. La presenza in diversi punti di rifiuti che riaffiorando ed essendo soggetti all’azione eolica, si
disperdono sia all’interno che all’esterno della discarica;
3. I pozzi di raccolta del percolato, allo stato di libero accesso con gravi rischi a persone e/o animali,
evidente il mancato funzionamento delle pompe di sollevamento per la suzione del percolato, considerato che l’impianto elettrico a vista risulta inattivo.
4. Nr. 2 serbatoi in P.V.C. di raccolta percolato, situati in basso rispetto alla discarica risultano colmi e tracimano liquido che si disperde nell’ambiente esterno;
5. La torcia utilizzata per la bruciatura del biogas priva di parti di essa, mentre i tubi d’innesto che conduco il biogas alla stessa non sono collegati.
Quanto sopra in contrasto palese con il D.L. nr. 36/2003 che recepisce la direttiva 1999/31/CE,
relativo alle discariche di rifiuti, che stabilisce i requisiti operativi e tecnici, tali a prevenire e ridurre le
ripercussioni negative sull’ambiente, in particolare l’inquinamento delle acque superficiali, delle acque
sotterranee, del suolo e dell’atmosfera e al successivo D.L. 152/2006 art. 257, visto che non è garantita
l’efficienza e l’integrità dei sistemi di impermeabilizzazione (capping), la bruciatura del biogas, con
immissione dello stesso nell’atmosfera e la raccolta del percolato, con conseguente rischio di inquinamento
delle falde acquifere.

A conclusione di ulteriori accertamenti quindi si è quindi proceduto in data odierna al sequestro
dell’area in questione per evitare che prosegua la contaminazione delle acque e dei terreni circostanti con
conseguente pregiudizio per l’incolumità e la salute pubblica.
Si evidenzia altresì, che l’area in esame è sottoposta al vincolo ambientale in quanto ricade in zona di
interesse comunitario “SIC”, la quale zona è contrassegnata dal codice “ITA030020” e denominata “F. San
Paolo”.

L’operazione di P.G. è stata condotta su disposizione dell’ Autorità Giudiziaria competente e con il
coordinamento dell’ Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Messina.
L’area sequestrata ha una superficie di mq. 30.000 circa è stata consegnata in custodia giudiziale

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