Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

FRANCAVILLA DI SICILIA, SEQUESTRATA UNA DISCARICA ABUSIVA DI 30.000 MQ.

MESSINA, 18/01/2013 – Questa mattina gli uomini del Corpo Forestale della Regione Siciliana in forza all’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Messina ed al Distaccamento F.le di Francavilla di Sicilia, hanno posto sotto sequestro il sito dell’ex discarica comunale di rifiuti solidi sita nella località “Borgo Morfia, sotto Poggio Corca” del Comune di Francavilla di Sicilia.
Nello scorso mese di Dicembre durante un normale servizio di controllo gli uomini del C.F.R.S.
accertavano, nel sito dell’ex discarica comunale di rifiuti solidi urbani chiusa da anni e in atto in fase di
gestione post-mortem, quanto segue;

1. Libero accesso alla discarica, i cancelli aperti, la recinzione perimetrale in più punti divelta e/o
mancante, nessuna segnaletica ad indicazione della pericolosità del sito;
2. Evidente immissione e pascolo di animali ovicaprini e bovini, vista la presenza abbondante di
sterco nell’area;

2. La presenza in diversi punti di rifiuti che riaffiorando ed essendo soggetti all’azione eolica, si
disperdono sia all’interno che all’esterno della discarica;
3. I pozzi di raccolta del percolato, allo stato di libero accesso con gravi rischi a persone e/o animali,
evidente il mancato funzionamento delle pompe di sollevamento per la suzione del percolato, considerato che l’impianto elettrico a vista risulta inattivo.
4. Nr. 2 serbatoi in P.V.C. di raccolta percolato, situati in basso rispetto alla discarica risultano colmi e tracimano liquido che si disperde nell’ambiente esterno;
5. La torcia utilizzata per la bruciatura del biogas priva di parti di essa, mentre i tubi d’innesto che conduco il biogas alla stessa non sono collegati.
Quanto sopra in contrasto palese con il D.L. nr. 36/2003 che recepisce la direttiva 1999/31/CE,
relativo alle discariche di rifiuti, che stabilisce i requisiti operativi e tecnici, tali a prevenire e ridurre le
ripercussioni negative sull’ambiente, in particolare l’inquinamento delle acque superficiali, delle acque
sotterranee, del suolo e dell’atmosfera e al successivo D.L. 152/2006 art. 257, visto che non è garantita
l’efficienza e l’integrità dei sistemi di impermeabilizzazione (capping), la bruciatura del biogas, con
immissione dello stesso nell’atmosfera e la raccolta del percolato, con conseguente rischio di inquinamento
delle falde acquifere.

A conclusione di ulteriori accertamenti quindi si è quindi proceduto in data odierna al sequestro
dell’area in questione per evitare che prosegua la contaminazione delle acque e dei terreni circostanti con
conseguente pregiudizio per l’incolumità e la salute pubblica.
Si evidenzia altresì, che l’area in esame è sottoposta al vincolo ambientale in quanto ricade in zona di
interesse comunitario “SIC”, la quale zona è contrassegnata dal codice “ITA030020” e denominata “F. San
Paolo”.

L’operazione di P.G. è stata condotta su disposizione dell’ Autorità Giudiziaria competente e con il
coordinamento dell’ Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Messina.
L’area sequestrata ha una superficie di mq. 30.000 circa è stata consegnata in custodia giudiziale

Commenti