Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

LIBRI: AD AGRIGENTO L’EBOOK DI ANTONIO GERBINO

Ultimi due giorni per visitare la mostra di Antonio Sanfilippo
AGRIGENTO, 9 gennaio 2013 – Cosa succede in Italia a un bambino quando il conflitto tra i genitori finisce impropriamente nelle aule dei tribunali?
E’ il tema indagato da Antonio Gerbino che, con lo stile dell’inchiesta giornalistica e sulla base di una storia vera, ha scritto “Felice non ha voce” (Ed. Bluarancio), un ebook – un libro elettronico scaricabile dal sito omonimo – che sabato 12 gennaio, alle ore 18.00, sarà presentato al pubblico delle Fabbriche Chiaramontane di Agrigento. Sarà presente l’autore intervistato dal giornalista RAI Rino Cascio.
Il volume ha la prefazione di Marzia Sabella, magistrato attualmente in servizio nella DDA di Palermo, e la postfazione di Don Carmelo Torcivia, rettore della Chiesa di S. Maria della Catena a Palermo e fondatore-responsabile della comunità ecclesiale Kairòs.

Gerbino, giornalista e operatore culturale, rielaborando interviste agli “addetti ai lavori” e utilizzando chiavi di lettura suggerite dalla letteratura specialistica, ha esplorato le ragioni che in Italia impediscono di tutelare efficacemente i bambini quando la conflittualità genitoriale diventa gravemente patologica e percorre strade improprie. Il testo rilegge gli atti di un processo che fanno emergere come nell'aula di un tribunale, meccanismi, riti, tempi e attori possano essere devastanti per la vita di un bambino coinvolto in un'esperienza dove contano solo gli interessi degli adulti, anche se sono i suoi genitori. Un atto di accusa verso l'insensibilità degli operatori del diritto ed i suoi sottosistemi, spesso autoassolti in nome del formale rispetto del sistema giudiziario.

La presentazione del libro di Antonio Gerbino sarà l’occasione per un’ultima visita alla mostra “Antonio Sanfilippo | Gli anni Sessanta. Il colore del segno”, curata dal critico e storico dell’arte Fabrizio D’Amico e organizzata dagli Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento in collaborazione con l’Archivio Sanfilippo di Roma. L’esposizione si concluderà infatti l’indomani, domenica 13 gennaio.
In mostra, oltre al nucleo storico delle opere di Sanfilippo presenti alla Biennale di Venezia del 1966, anche una nutrita selezione di lavori inediti provenienti da collezionisti privati siciliani e dall’Archivio di Roma. Alla mostra di Sanfilippo è dedicato il catalogo curato da Paola Bonani con testi critici di Fabrizio D’Amico, Sergio Troisi e della stessa Bonani, pubblicato da Silvana Editoriale. E’ organizzata dall’associazione Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento con il contributo dell’Archivio Sanfilippo di Roma, il patrocinio del Comune e della Provincia Regionale di Agrigento e il supporto di Elenka e Benessere & Bellessere Agrigento in qualità di sponsor.
Gli spazi delle Fabbriche Chiaramontane sono aperti da martedì a domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. Ingresso gratuito.
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Antonio Gerbino, giornalista pubblicista, è stato dirigente sindacale e responsabile di strutture formative. Ha diretto un progetto di economia sociale rivolto a giovani a rischio di marginalità sul quale ha pubblicato SOLARIUM. Un’esperienza di fascinazione al lavoro per promuovere la comunità, Franco Angeli, 1999. Oggi vive e lavora in Sicilia in ambiti diversi da quelli attraversati in questo libro.

Marzia Sabella è entrata in magistratura spinta dalle emozioni suscitate dalle stragi mafiose di Palermo del 1992. La sua prima indagine importante ha riguardato bambini abusati. Attualmente lavora alla Direzione distrettuale antimafia di Palermo dove, tra le tante delicate indagini, ha coordinato quelle che hanno portato alla cattura di Bernardo Provenzano. Ha definito l'interrogatorio seguito a quella cattura "il più bell'interrogatorio della mia vita".

Don Carmelo Torcivia è Rettore della Chiesa di S. Maria della Catena a Palermo e fondatore-responsabile della comunità ecclesiale Kairòs. Insegna Teologia Pastorale alla Facoltà Teologica di Sicilia e Introduzione alla Teologia e alla S. Scrittura alla Lumsa di Palermo. Tra le diverse sue pubblicazioni: La Chiesa oltre la cristianità, EDB 2005; Chi è l’uomo Signore?, il pozzo di Giacobbe 2008; con Severino Dianich Le forme del popolo di Dio tra comunità e fraternità, San Paolo 2012.

CG

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