Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

SICILIANTICA SCRIVE A ZICHICHI: SUBITO UN PIANO DI TUTELA DEI BENI CULTURALI

Termini Imerese, 02/01/2013 - La Presidenza regionale di SiciliAntica ha scritto all’Assessore Regionale ai Beni Culturali Antonino Zichichì chiedendo la redazione di un piano di tutela del patrimonio culturale siciliano che giorno dopo giorno viene depauperato.
“E di tutta evidenza – scrive SiciliAntica - il danno che quotidianamente viene perpetrato al patrimonio della regione, fra scavi clandestini e distruzioni provocate da attività edilizie (a volte anche regolarmente autorizzate da Comuni che ignorano l’importanza archeologica e/o i vincoli ambientali).
La Provincia di Enna, solo per fare un esempio, ha 20 comuni ad alta densità archeologica, non solo Piazza Armerina, Morgantina e Centuripe: vi sono siti archeologici altrettanto importanti anche negli altri comuni meno noti . La Soprintendenza, che ha l’onere della tutela, è priva del responsabile del servizio beni archeologici e dispone di un solo archeologo che dovrebbe difendere un territorio esteso oltre duemilacinquecento chilometri quadrati. Ma Enna è solo la provincia più piccola della Sicilia, le altre otto vivono situazioni analoghe”.

Fra le proposte che la Presidenza di SiciliAntica sottopone al nuovo assessore figurano l’istituzione della figura professionale dell’Archeologo Comunale o intercomunale, funzionario della Soprintendenza, distaccato presso gli uffici tecnici di tutti i Comuni siciliani con il compito di “presidiare” il territorio e assicurare una tempestiva e efficace azione di tutela. Oltre all’utilità culturale e scientifica di tale proposta, SiciliAntica ritiene che sarebbe un’importante opportunità occupazionale per centinaia di giovani laureati, ad oggi senza prospettive professionali.

Altre proposte per raggiungere l’obiettivo, ambizioso ma realistico, di dare una sferzata all’economia dell’isola:
- richiesta all’Unesco di inserire la Sicilia, nella sua totalità, fra i patrimoni dell’umanità;
- abolizione della normativa che ha istituito 26 parchi territoriali e che ha provocato una scriteriata e inutile frammentazione, restituendo così alle Soprintendenze sia potere decisionale sia le competenze territoriali perdute;
- la creazione in tutti i centri che ne siano sprovvisti, di un Museo comunale.
- istituzionalizzazione del ruolo del volontariato archeologico nelle attività di tutela e di emergenza.

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