I
militari dell’Arma territoriale di Patti intorno alle ore 22:30, mentre
si trovavano nella Contrada Sirò del Comune di Brolo (ME), hanno notato
che quattro, tutti con il volto travisato dai cappucci delle felpe che
indossavano, dopo essersi avvicinati a piedi verso il cancello
dell’ingresso principale di una nota ditta del luogo si fermavano sulla
strada principale, due depositavano a terra una busta di plastica.
A quel punto è scattato l’intervento dei Carabinieri che
riuscivano a bloccare i due rimasti a fare da “palo”, mentre gli altri
due si davano alla fuga. A finire subito in manette PINO Giosuè, e FAVA
Placido
Brolo (ME), 8 febbraio 2013 - Importante
operazione, condotta nell’ambito delle attività volte al contrasto del
fenomeno estorsivo nel comprensorio pattese, quella portata a termine
ieri a tarda notte dai Carabinieri della Compagnia di Patti che, con i
militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, ha tratto in arresto tre
giovani, ed in particolare, due 18enni, un 20enne, nonché un minore di
15 anni, tutti ritenuti responsabili, in concorso, di tentata
estorsione.
L’efficace attività investigativa è il
risultato di una complessa attività di monitoraggio del territorio
condotta dai Carabinieri della Compagnia di Patti in alcuni Comuni di
quel Comprensorio dove è maggiore la richiesta di legalità. In
proposito, l’attività che ha poi consentito di stroncare un tentativo di
estorsione sul territorio del Comune di Brolo (ME), ha confermato
l’efficacia del dispositivo dell’Arma per contrastare il complesso
fenomeno delinquenziale.
Gli investigatori, infatti,
attraverso una intensa e continua attività informativa ed investigativa,
sono riusciti a cogliere i quattro giovanissimi, mentre stavano
“piazzando” nei pressi del cancello di una nota azienda del luogo una
bottiglia contenente del liquido infiammabile ed una busta con
all’interno un biglietto contenente una richiesta di denaro.
A
determinare il positivo esito della complessa repentina attività di
polizia giudiziaria, è stata l’efficace e sinergica attività info
investigativa posta in essere dai militari dell’Arma territoriale di
Patti, i quali, intorno alle ore 22:30, mentre si trovavano nella
Contrada Sirò del Comune di Brolo (ME), hanno notato che quattro
soggetti, tutti con il volto travisato dai cappucci delle felpe che
indossavano, dopo essersi avvicinati a piedi verso il cancello
dell’ingresso principale di una nota ditta del luogo. Mentre due di loro
si fermavano sulla strada principale, gli altri due raggiungevano
l’obiettivo e depositavano a terra una busta di plastica.
A
quel punto è scattato l’intervento dei Carabinieri del Nucleo Operativo
del NORM della Compagnia di Patti, i quali, nell’immediatezza,
riuscivano a bloccare i due soggetti che erano rimasti a fare da “palo”,
mentre gli altri due si danno alla fuga. A finire subito in manette
PINO Giosuè, nato a Messina, cl. 1994, residente a Brolo (ME) e FAVA
Placido, nato a Polistena (RC), cl. 1994, ma domiciliato a Mazzarà
Sant’Andrea (ME).
Dopo avere diramato le ricerche dei
due fuggiaschi tramite la Centrale Operativa della Compagnia di Patti, i
Carabinieri avviavano un’intensa attività di ricerca nelle campagne
circostanti. Frattanto, il personale del Nucleo Operativo e Radiomobile
dell’Arma repertava la busta in plastica al cui interno era contenuta
una bottiglietta da mezzo litro contenente del liquido infiammabile, un
accendino ed una ulteriore busta con all’interno un biglietto recante
una richiesta estorsiva di 20.000,00 euro che le vittime avrebbero
dovuto corrispondere in due tranche.
Nel frattempo, le
incessanti ricerche dei Carabinieri consentivano di scovare, non lontano
dalla sede della ditta “attenzionata”, gli altri due giovani,
identificati in SALAMONE Antonino, nato a Messina, cl. 1992, residente a
Barcellona Pozzo di Gotto (ME), pregiudicato, ed il 15enne, residente
anch’egli in un comune del comprensorio barcellonese.
Il
Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Patti,
informato tempestivamente dai Carabinieri, ha disposto che i tre
arrestati maggiorenni venissero tradotti presso la Casa Circondariale di
Messina Gazzi, in attesa del processo con rito direttissimo, mentre il
minorenne, su disposizione della Procura della Repubblica presso il
Tribunale per i Minorenni di Messina, è stato condotto presso il Centro
di Prima Accoglienza di viale Europa.
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