Stromboli (Isole Eolie): 4 indagati per gli incendi del 25 e 26 maggio 2022, disastro ambientale

Stromboli (Isole Eolie): i Carabinieri notificano l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a quattro persone per il disastro ambientale causato a seguito degli incendi avvenuti il 25 e 26 maggio 2022. 16/04/2024 - Nella mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia di Milazzo, coordinati dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, guidata dal Dr. Giuseppe Verzera, hanno notificato l’avviso all’indagato della conclusione delle indagini preliminari e l’informazione di garanzia e sul diritto di difesa, emesso dalla Procura della Repubblica di Barcellona P.G. (ME), nei confronti di quattro persone fisiche ritenute responsabili del reato di disastro ambientale colposo, nonché di due persone giuridiche, una società di produzione cinematografica, di video e programmi televisivi ed una società operante nell’ideazione e realizzazione di effetti speciali per cinema, tv e teatri, per responsabilità amministrativa in ragione del reato ambientale cagionato.  Il provvedi

ELEZIONI 2013. COMITATO RENZI: “SUL RISULTATO ELETTORALE OCCORRE UNA SERIA AUTOCRITICA”

27/02/2013 - Il risultato elettorale per le politiche del 2013 fotografa un risultato decisamente deludente rispetto alle attese e all'impegno profuso nel corso della lunga campagna elettorale.
Il risultato ci delude, ed è al di sotto delle nostre attese. Proponiamo una lettura di questo dato, per quanto a caldo, legato alle seguenti argomentazioni:-

1) Serve urgentemente rinnovare la classe dirigente di questo Partito. Le oligarchie autoreferenziali, slegate dal territorio, che da anni vivono all'interno delle fumose stanze del Partito, che non hanno saputo leggere i movimenti reali della società italiana, che hanno perso del tutto il rapporto con il territorio – fatte salve le mediazioni da parte delle segreterie locali – vanno sciolte: il rinnovamento dei modi e dei metodi, per tornare a capire il territorio e le vere richieste del Paese, parte da scelte ineludibili ma terapeutiche: l'attuale classe dirigente, ai vertici da oltre venti anni, sia dignitosa in questo momento difficile per il centrosinistra e faccia una volta per tutte un passo indietro, non ipotechi più il rinnovamento di questo Partito, sappia lasciare liberi gli spazi alle novità che provengono dai territori: le primarie hanno dimostrato che si possono selezionare le migliori e più fresche candidature per il Paese; ostacolarle o pensare di vincerle solo per rafforzare equilibrismi e tatticismi interni è la via più celere per pervenire alla sconfitta.

2) Il risultato per il PD è deludente, ben al di sotto di quello del 2008. Nel corso di questi anni, pertanto, non si è riusciti a crescere nel Paese, nonostante quattro anni di un governo delle destre dai risultati disastrosi e dopo l'appoggio pressoché acritico al governo Monti, che non è mai stato condiviso con la base del Partito, né mai spiegato al nostro elettorato, che quotidianamente si domandava il perché di una simile scelta. Di più, il risultato è disastroso alla luce del grande credito che il Partito godeva fino a poche settimane fa. La politica non si fa sulla base dei sondaggi, è vero, e tuttavia non si può non tenere conto di quanto il centrosinistra, all'indomani delle scorse primarie, fosse atteso alla vittoria elettorale. Invece, il patrimonio di opinione, di consenso e di credibilità di cui si disponeva si è diluito giorno dopo giorno, con una campagna elettorale poco incisiva, a tratti esitante e sulla difensiva: in tal modo si è riusciti a ridare forza e vitalità, facendolo letteralmente rinascere politicamente, Berlusconi ed il suo PDL, spacciati fino a poche settimane fa. Più che la forte affermazione del Movimento 5 Stelle, largamente attesa, è il dato del pareggio politico con il PDL che tradisce la debolezza della strategia utilizzata.
3) Sulla base di quanto sopra, auspichiamo che la Dirigenza del Partito prenda seriamente in considerazione l'ipotesi di fare una severa analisi sugli errori politici commessi, mettendo in conto l'ipotesi di attivare gli strumenti di rinnovamento delle cariche nazionali.

Circa le ipotesi di governabilità del Paese che stanno emergendo in queste ore, inoltre, riteniamo quanto segue :
1) la strada che vede la formazione di un governo “di scopo”, ridotto alla sola attuazione di misure di immediata urgenza per il Paese, se non è concordata con le altre forze politiche presenti dentro il Parlamento, e segnatamente in Senato, appare del tutto impercorribile, perché preluderebbe ad uno scenario balcanizzato, che vive alla giornata e secondo gli umori delle forze minori che si troverebbero a dover appoggiare le iniziative “volta per volta”, come ha proposto Pierluigi Bersani. L'esperienza del governo Monti, in tal senso, insegna. Si trovi un accordo chiaro e legato a due o tre impegni attesi dalla cittadinanza: nuova legge elettorale, riforma radicale del finanziamento dei partiti e della politica, disciplina del conflitto di interessi e nuove leggi di lotta alla corruzione e si torni immediatamente al voto. Se non si riesce in questo percorso, la strada più auspicata è quella di tornare al voto.
2) Vista la mancanza di una maggioranza politica, e ancora più grave di una maggioranza nel Paese, auspichiamo che il Partito Democratico rifugga dalle tentazioni, assai in voga, di inseguire lo scenario del 2006, e che pertanto – mettendo da parte le possibili arroganze – persegua una politica distensiva in Parlamento, già a partire dalla elezione delle più alte cariche dello Stato, nelle prossime settimane.
3) Occorre convocare in brevissimo tempo gli organi di discussione interni del Partito, sia a livello locale che a livello regionale: che la sconfitta non passi in maniera epidermica, ma sia discussa ed analizzata, mettendo in discussione le responsabilità e ipotizzando le strade da seguire per risalire al più breve la difficile china.

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