Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

FERROVIA, COME SI RISPARMIEREBBERO 3 MILIARDI L'ANNO

17/02/2013 - Il rapporto analizza le diverse modalità di spostamento e il loro impatto ecologico ed economico. Le proposte per ridurre il ricorso ai camion. Il 94% delle merci viaggia sui camion, e appena il 6% in ferrovia. Se si sommano tutte le forme di trasporto alternative all'asfalto, cioè la ferrovia più il cabotaggio sui mercantili più le idrovie, l'insieme rappresenta un modesto 13% degli spostamenti delle merci.
Sono questi forse i dati salienti di uno studio sul trasporto delle merci in Italia sviluppato dal ministero dell'Ambiente in collaborazione con l'Autorità portuale di Trieste e la società di logistica Alpe Adria.

Il rapporto "Il trasporto merci in Italia" affronta un tema primario e strategico per l'ambiente e per la crescita economica italiana in un contesto europeo. Prende in considerazione 53 terminali intermodali presenti in Italia, ripartiti secondo le macro aree del Nord Ovest, Nord Est, Centro e Sud Italia. Dallo studio emerge fra l'altro che se fosse invertito il rapporto fra strada e ferrovia si potrebbe conseguire un notevole abbattimento dei costi esterni che gravano sull'ambiente, fino al 57% dell'ammontare complessivo sviluppato dal trasporto su strada, con un risparmio stimabile attorno ai 3 miliardi di euro l'anno.

Lo studio fa emergere anche un percorso possibile di sperimentazione per spostare le merci sui carri ferroviari e sulle vie d'acqua usando le infrastrutture intermodali già presenti. Il trasporto delle merci in Italia ha assunto ruolo sempre più rilevante dal punto di vista delle emissioni di CO2, che hanno effetti sul clima. "Non a caso - spiega nella sua introduzione allo studio il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini - la tematica del contenimento dell'impatto ambientale causato dal trasporto merci rappresenta da tempo uno degli obiettivi primari costantemente all'attenzione degli organi nazionali e comunitari, nell'ambito delle azioni di governo e regolamentazione del territorio e delle attività economiche in generale." Con questa strategia si raggiungerebbe anche l'obiettivo fondamentale di favorire le imprese ferroviarie e gli operatori logistici, che avrebbero così l'occasione di proporre servizi e offerte commerciali adeguate, sostenibili e competitive.

Commenti