Matilde Serao e la sfida di una donna alla modernità, nel centenario della sua morte

Matilde Serao e la sfida di una donna alla modernità, fra letteratura, società e cronaca.  Il 12 dicembre 2025 l’Aula Plinio dell’Università degli Studi Guglielmo Marconi ospiterà una giornata di studi dedicata a Matilde Serao, nel centenario della sua morte. L’iniziativa è promossa dal Dipartimento di Scienze Economico-Aziendali, Giuridiche e Politiche in collaborazione con il Comitato nazionale per le celebrazioni del primo centenario della morte di Matilde Serao e sarà trasmessa in diretta streaming su usgm.link/matildeserao. 1 dic 2025 - L’evento propone una rilettura di Serao come intellettuale moderna, capace di superare i confini di genere e di ruolo pubblico. La sua produzione, che spazia dalla cronaca all’inchiesta sociale, dal romanzo all’editoria, offre una lettura critica e appassionata dell’Italia postunitaria; Serao è inoltre ricordata come fondatrice del quotidiano Il Mattino. Il programma si articola in tre sessioni tematiche che intrecciano letteratura, giornalismo...

L’ANTIMAFIA DIVENTA MATERIA DI INSEGNAMENTO NELLE SCUOLE SICILIANE

Palermo, 15 febbraio 2013 - Dal prossimo anno scolastico l’educazione antimafia tra le materie di insegnamento delle scuole siciliane medie e superiori. Lo prevede un disegno di legge del gruppo parlamentare del Movimento Cinque Stelle, presentato all’Assemblea regionale siciliana.
Il Ddl, primo firmatario il deputato Gianina Ciancio, mira a introdurre per la prima volta in maniera sistematica nelle scuole dell’isola l’“Educazione allo sviluppo della coscienza democratica contro le mafie e i poteri occulti” e nasce in risposta alle sollecitazioni a più riprese avanzate da centinaia di scuole della Sicilia e da migliaia di docenti e alla condizione di inadeguatezza da essi avvertita rispetto al diffondersi in tutto il paese delle organizzazioni mafiose e antidemocratiche.


Il Ddl – cui hanno collaborato la professoressa Maria Pia Fiumara, docente di lettere e da anni impegnata in progetti di educazione alla legalità, Domenico Palermo, i dirigenti scolastici Alfredo Pappalardo e Giuseppe Di Stefano e vari attivisti del MoVimento 5 Stelle, tra cui Nunzia Catalfo e Giuseppe Scarcella – riempirebbe parte dei vuoti della quota oraria della dotazione scolastica riservata dalle leggi nazionali alle regioni e da queste, finora, largamente inutilizzata.

Le mafie – si legge nell’introduzione del ddl – strangolano il tessuto sociale e culturale del Paese e l’economia sottraendole ingenti risorse: esse sono in grado, infatti, di muovere un fatturato che si aggira intorno ai 140 miliardi di euro all’anno, con un utile che supera i 100 miliardi di euro netti.

«Il ddl – afferma Gianina Ciancio – prevede la creazione di un fondo nel quale potranno confluire, oltre a finanziamenti regionali, statali o donazioni volontarie, anche i proventi dei beni confiscati alla mafia. È un modo di restituire alla società, sotto forma di educazione e cultura, quanto dalle organizzazioni criminali le è stato sottratto».

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