Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

MIRTO: RAPINA SIMULATA NELLA CANONICA, 5 PERSONE DENUNCIATE DAI CARABINIERI

Mirto (ME), 1 marzo 2013 - I militari della Stazione Carabinieri di Mirto hanno denunciato a piede libero 5 individui, tutti di età compresa tra i 21 ed i 40 anni, ritenuti responsabili, a vario titolo, di furto aggravato in concorso e simulazione di reato. In particolare, le indagini dei Carabinieri erano scattate nel pomeriggio di lunedì u.s., quando un giovane di Mirto
(ME) aveva denunciato presso la locale Stazione Carabinieri di aver subito una rapina a mano armata mentre si trovava all’interno della canonica della Chiesa madre di quel centro.

Nella circostanza, il giovane aveva chiamato subito l’utenza di Pronto Intervento 112 chiedendo l’intervento dei militari dell’Arma in quanto, poco prima, 4 individui, dopo averlo minacciato con una pistola, lo avrebbero rapinato della somma di 1.000 euro circa, che erano custoditi all’interno dell’ufficio del parroco, indi lo avrebbero chiuso all’interno di un bagno, dandosi poi alla fuga. Ma ai Carabinieri, la versione dei fatti rappresentata dal giovane è parsa alquanto inverosimile, in quanto, molte circostanze raccontate dal giovane non avevano trovato riscontro nel corso della ricostruzione dei fatti eseguita dai Carabinieri.

I militari dell’Arma, infatti, dal momento della richiesta di intervento al numero 112, avevano immediatamente intrapreso le ricerche dei malfattori, risalendo all’autovettura con cui i presunti rapinatori erano giunti a Mirto (ME). Inoltre, grazie alle testimonianze raccolte ed alle immagini acquisite da alcuni sistemi di videosorveglianza presenti in paese, i Carabinieri erano risaliti al luogo di provenienza dell’auto, ovvero, Randazzo (CT). Ma le ricerche del veicolo avviate dai militari dell’Arma avevano consentito il suo rintraccio solo il giorno successivo a quello della rapina, in quanto, nell’immediatezza, i malfattori avevano fatto perdere le loro tracce.

Al termine degli accertamenti, essendo emersi a carico dei 5 prevenuti importanti elementi di responsabilità penali, i Carabinieri hanno denunciato il giovane di Mirto per simulazione di reato e calunnia, mentre per gli altri quattro correi, uno dei quali originario della provincia di Catania, è scattata una denuncia in stato di libertà per furto aggravato in concorso.

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