Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

MIRTO: RAPINA SIMULATA NELLA CANONICA, 5 PERSONE DENUNCIATE DAI CARABINIERI

Mirto (ME), 1 marzo 2013 - I militari della Stazione Carabinieri di Mirto hanno denunciato a piede libero 5 individui, tutti di età compresa tra i 21 ed i 40 anni, ritenuti responsabili, a vario titolo, di furto aggravato in concorso e simulazione di reato. In particolare, le indagini dei Carabinieri erano scattate nel pomeriggio di lunedì u.s., quando un giovane di Mirto
(ME) aveva denunciato presso la locale Stazione Carabinieri di aver subito una rapina a mano armata mentre si trovava all’interno della canonica della Chiesa madre di quel centro.

Nella circostanza, il giovane aveva chiamato subito l’utenza di Pronto Intervento 112 chiedendo l’intervento dei militari dell’Arma in quanto, poco prima, 4 individui, dopo averlo minacciato con una pistola, lo avrebbero rapinato della somma di 1.000 euro circa, che erano custoditi all’interno dell’ufficio del parroco, indi lo avrebbero chiuso all’interno di un bagno, dandosi poi alla fuga. Ma ai Carabinieri, la versione dei fatti rappresentata dal giovane è parsa alquanto inverosimile, in quanto, molte circostanze raccontate dal giovane non avevano trovato riscontro nel corso della ricostruzione dei fatti eseguita dai Carabinieri.

I militari dell’Arma, infatti, dal momento della richiesta di intervento al numero 112, avevano immediatamente intrapreso le ricerche dei malfattori, risalendo all’autovettura con cui i presunti rapinatori erano giunti a Mirto (ME). Inoltre, grazie alle testimonianze raccolte ed alle immagini acquisite da alcuni sistemi di videosorveglianza presenti in paese, i Carabinieri erano risaliti al luogo di provenienza dell’auto, ovvero, Randazzo (CT). Ma le ricerche del veicolo avviate dai militari dell’Arma avevano consentito il suo rintraccio solo il giorno successivo a quello della rapina, in quanto, nell’immediatezza, i malfattori avevano fatto perdere le loro tracce.

Al termine degli accertamenti, essendo emersi a carico dei 5 prevenuti importanti elementi di responsabilità penali, i Carabinieri hanno denunciato il giovane di Mirto per simulazione di reato e calunnia, mentre per gli altri quattro correi, uno dei quali originario della provincia di Catania, è scattata una denuncia in stato di libertà per furto aggravato in concorso.

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