Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

PATTI: SOSPESI DAL PD I GULLO E GLI INDAGATI NELL’OPERAZIONE FAKE

Patti (Me), 09/03/2013 - La segreteria provinciale di Messina del Partito Democratico ha sospeso dal partito gli iscritti destinatari dei provvedimenti emessi dalla Procura di Patti, che hanno portato agli arresti di 12 persone complessivamente, tra le quali il padre della neo deputato Maria Tindara Gullo, eletta al parlamento nazionale nelle elezioni del 24 e 25 febbraio scorsi, nella circoscrizione Sicilia 2, nella lista del partito Democratico.
“La segreteria provvederà a nominare nei prossimi giorni - è scritto nella nota della segreteria provinciale PD - un commissario per il circolo del Pd a Patti, come richiesto dallo stesso segretario del circolo pattese. La commissione di garanzia del Pd - si legge ancora nella nota - valuterà se necessario assumere altre decisioni”.

Il Pd si dice pienamente fiducioso nella magistratura e negli accertamenti che essa vorrà svolgere, per fare piena luce sui fatti che vedono il deputato nazionale Maria Tindara Gullo e il cugino, consigliere provinciale Luigi Gullo, indagati per reati elettorali e il padre della neo parlamentare, Francesco Gullo detto 'Cisco', agli arresti domiciliari.

La parlamentare PD Maria Tindara Gullo, candidata al consiglio comunale di Patti alle elezioni del 2011, avrebbe dichiarato nel gennaio 2011 di essere residente a Patti, presso l’abitazione del padre, Cisco Gullo, ex vice sindaco di Patti ed ex assessore alle politiche sociali. Tale spostamento di residenza sarebbe avvenuto repentinamente, a pochi mesi dalle elezioni amministrative nelle quali era la stessa Maria Tindara Gullo era candidata. Come la Gullo, altre persone dello stesso nucleo familiare, ma pure altre persone, tra le 156 indagate complessivamente, si sarebbero trasferite in modo fittizio, come la Gullo, che non avrebbe in effetti mai lasciato la sua abitazione di Montagnareale, comune assai vicino a Patti, dove la parlamentare tuttora risiede.

Le 156 persone sono implicate nell’inchiesta denominata ‘Fake’ dalla Procura di Patti, che ha emesso i relativi provvedimenti. L’operazione Fake ha portato all’arresto di 12 persone, tra queste il padre della neo deputata PD, mentre è indagato pure il cugino Luigi Gullo, attuale consigliere provinciale PD a Messina.

I fatti si riferiscono alle elezioni comunali del 2011 a Patti, per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale. 156 le persone coinvolte nella maxi-operazione, accusate di reati che vanno dalla soppressione di atti d’ufficio al voto di scambio, dal falso ideologico all’associazione per delinquere, alla truffa aggravata nei confronti di enti di formazione. Il gip del tribunale di Patti, Onofrio Laudadio, svolgerà lunedì prossimo gli interrogatori di garanzia delle 7 persone cui sono stati imposti gli arresti domiciliari, ovvero l’obbligo o il divieto di dimora.

Commenti

  1. Ha fatto bene il PD a sospendere gli indagati.
    Il PdL sara' pronto ad accoglierli a braccia aperte,poiche'perseguitati dai giudici comunisti.

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  2. Come mai la segreteria provinciale del PD non ha sospeso nessuno dopo lo "Scandalo formazione a Messina" - Un affare di famiglia da 455 milioni di euro l’anno - Il Re Francantonio Genovese e family? Vergogna nazionale dopo l'articolo su Panorama e l'intervista di Report a Rinaldi.

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    1. Elettori PD, Vorremmo conoscere la risposta della segreteria provinciale del PD o di qualunque altro organo ufficiale!

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  3. ma che senso ha elencare i 156 indagati? per metterli alla berlina? e per cosa poi? per un cambio di residenza...

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    1. Si bisogna cominciare a denunciare publicamente le illegalita'.
      Basta con l'omerta'

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