Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

IGNAZIO CUTRO': SONIA ALFANO SI RIFIUTA DI PRESENZIARE A BIVONA ASSIEME AL SINDACO

La presidente della Commissione Antimafia Europea prende le distanze dal sindaco Panepinto
PALERMO, 20 APR - “Oggi non sarò a Bivona, dove ero stata invitata per partecipare alla presentazione del docu-film sulla storia del testimone di giustizia Ignazio Cutrò. Era stato lo stesso Cutrò a invitarmi.

Ho appreso soltanto questa mattina del coinvolgimento del sindaco Panepinto, che porterà i propri saluti, e dei manifesti affissi in paese con lo stemma del Comune di Bivona. Mi trovo pertanto costretta ad annullare la mia partecipazione: la mia storia, infatti, è del tutto in contrasto con quella di Panepinto, il cui nome compare più volte in un’informativa dei Carabinieri che racconta molto chiaramente dei suoi rapporti con esponenti di Cosa Nostra. Proprio in virtù della mia storia personale e del mio impegno contro le mafie, reputo l'accaduto molto grave”.

Lo ha annunciato Sonia Alfano, presidente della Commissione Antimafia Europea. L’informativa cui fa riferimento è stata stilata dai Carabinieri della compagnia di Cammarata (AG) e porta la data del 23 ottobre 2007.
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Agrigento, 20/04/2013 - "Non posso che condividere in pieno i motivi che hanno spinto l'on. Sonia Alfano a scegliere di non partecipare all'incontro di oggi pomeriggio a Bivona, durante il quale si sarebbe dovuto presentare il docu-film sulla mia storia. L'incontro, pertanto, viene annullato e verrà riorganizzato con l'attenzione e la cura che merita".

Così il testimone di giustizia di Bivona (Agrigento), Ignazio Cutrò, interviene in seguito al comunicato stampa di Sonia Alfano, presidente della Commissione speciale europea antimafia, con il quale la stessa ha comunicato che non avrebbe partecipato all'evento dopo aver saputo che alla presentazione sarebbe intervenuto il sindaco di Bivona, Giovanni Panepinto. Alfano, invitata dallo stesso Cutrò a partecipare all'incontro, ha detto che non ci sarà perché "la mia storia è del tutto in contrasto con quella di Panepinto, il cui nome compare più volte in un'informativa dei Carabinieri che racconta molto chiaramente dei suoi rapporti con esponenti di Cosa Nostra" ha detto nella nota stampa.
"La scelta di proiettare il docu-film a Bivona – spiega Ignazio Cutrò – è stata dettata dallo spirito di diffusione della cultura antimafia per la quale sto spendendo la mia vita.

Ma Sonia, grande amica oltre che parlamentare europea, ha giustamente evidenziato un problema importante, non trascurabile. L'azione che porto da anni avanti contro tutte le mafie, soprattutto da quando sono presidente dell'Associazione nazionale Testimoni di giustizia, mi spinge dunque a questa scelta: l'incontro viene annullato e verrà riorganizzato dopo un'attenta valutazione dei fatti. In questa occasione voglio comunque ringraziare tutti gli ospiti che hanno fin da subito dato la loro disponibilità a partecipare, tra cui il dr. Tona dell’Anm di Caltanissetta, il dr. Paci della Dda di Caltanissetta, e il dr. Vella della Procura di Agrigento".

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