Biologi della Sicilia: nessuna norma consente ai farmacisti di erogare prestazioni sanitarie a carico del SSN in ambienti esterni

IL TAR PALERMO ACCOGLIE IL RICORSO PROPOSTO DA FEDERBIOLOGI E ALCUNE STRUTTURE CONVENZIONATE - CON L’INTERVENTO AD ADIUVANDUM DELL’ORDINE DEI BIOLOGI DELLA SICILIA - ED ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI EROGARE PRESTAZIONI SANITARIE A CARICO DEL SSN IN LOCALI ESTERNI ALLE FARMACIE.  22/04/2025 - Nel 2024 Federbiologi e diverse strutture sanitarie specialistiche hanno impugnato gli atti dell’Assessorato Regionale della Salute con cui era stata prevista, tra l’altro, la possibilità delle farmacie di somministrare - anche fuori dai locali della farmacia stessa - i “test autodiagnostici” (ovvero i test gestibili direttamente dai pazienti) nonché di erogare altri servizi sanitari (telemedicina, holter cardiaco, elettrocardiogramma, spirometria, indagini strumentali ecc.). Nell’ambito dei suddetti giudizi, è intervenuto, chiedendo l’accoglimento del ricorso, l’Ordine dei Biologi della Sicilia, difeso dall’avv. Girolamo Rubino.  In particolare, l’avv. Rubino - nell’interesse dell’Ordine dei ...

MAFIA NELL’EOLICO IN SICILIA, SGARBI: «ADESSO E' CHIARO PERCHE' MI HANNO CACCIATO DA SALEMI...»

Il sequestro per 1,3 miliardi di euro all’imprenditore siciliano Vito Nicastri. «Dopo di me a Salemi arrivati tre Commissari favorevoli all’eolico»
ROMA, 03/04/2013 - Vittorio Sgarbi interviene sul maxi sequestro da 1,3 miliardi di euro effettuato dalla Dia nei confronti dell’imprenditore siciliano Vito Nicastri: «Ecco la trattativa, chiara, evidente. Lo Stato ha facilitato l’attività della mafia dandole il tempo di potere distruggere il paesaggio e fare affari.
Io sono stato cacciato da Salemi con inconsistenti pretesti perché disturbavo pubblicamente (con la testimonianza in conferenze, in televisione, sui giornali, anche in una scioccante sala del Museo della Mafia montata ormai due anni fa) gli affari della mafia nella cosiddetta energia pulita.

Il ministro dell’Interno Cancellieri e il prefetto di Trapani Marilisa Magna hanno favorito il provvedimento di scioglimento del comune di Salemi per insediare tre commissari favorevoli all’energia eolica, lautamente pagati (10 mila euro al mese, più rimborsi spese di 2 mila) per promuoverla e per arrestare ogni protesta e ribellione.

I commissari sono arrivati a eliminare la pubblicità del Museo della Mafia dall’aeroporto di Palermo per ridurre al silenzio anche quella denuncia così esplicita. Cacciare Sgarbi e far tacere le sue scandalose denunce. Oggi il disegno è chiaro e la complicità, il depistaggio, la lentezza dello Stato, aggredendo Salemi mentre Alcamo agiva indisturbata, sono la prova della trattativa Stato-mafia.

Con la complicità, più o meno consapevole, di forze dell’ordine, di magistrati di Trapani e di Marsala, prefetto di Trapani e ministro dell’Interno, con la loro azione e cercando di ridurmi al silenzio, hanno lasciato due anni di azione criminale alla mafia con la devastazione del paesaggio che io in due occasioni, a Gibellina e a Salemi, ho denunciato addirittura al Capo dello Stato e dopo esposti presentati alla procura di Marsala. L’unico risultato è stato cacciare Sgarbi e sciogliere il comune di Salemi».
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“Un duro colpo è stato inferto alla rete di fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro, grazie al duro lavoro della Direzione investigativa antimafia e della magistratura. Con la confisca del patrimonio all’imprenditore Vito Nicastri è stata tolta all’organizzazione un’importante fonte di finanziamento. Bisogna continuare in questa direzione per stringere sempre di più il cerchio ed arrivare alla cattura del vertice di Cosa nostra. Ecco perché è necessario che la magistratura e le forze dell’ordine siano sostenute con più risorse e strumenti”. Lo dice il senatore Giuseppe Lumia.

“Aldilà dell’entità dei beni sequestrati all’imprenditore siciliano Vito Nicastri, l’operazione odierna della Dia è importante perché torna a mettere l’accento sulla cosiddetta zona grigia di Cosa Nostra, imprenditori, professionisti e funzionari pubblici che costituiscono veri e propri sistemi criminali attraverso l’intimidazione e la corruzione”.

Sonia Alfano (Presidente della Commissione Antimafia Europea) plaude al lavoro della Direzione Investigativa Antimafia che, sequestrando beni per un totale di 1 miliardo e 300 milioni di euro, ha effettuato il sequestro ad un unico soggetto più ingente di sempre.

“Ci troviamo di fronte - sottolinea Sonia Alfano - al caso di un piccolo elettricista trasformatosi in imprenditore specializzato nello sviluppo di impianti di produzione elettrica da fonti rinnovabili, grazie alla contiguità con la criminalità organizzata mafiosa. E ancora una volta, le strade degli affari illeciti arrivano fino in Europa, grazie ai rapporti che Nicastri avrebbe intrattenuto con società lussemburghesi, danesi e spagnole. Questo significa che il lavoro della Crim è sulla strada giusta: l’approvazione di un testo unico antimafia per tutti gli Stati membri non è più rinviabile. Le misure di prevenzione patrimoniale si dimostrano uno strumento fondamentale che va esportato in Europa, rendendo tra l’altro possibile il reciproco riconoscimento di questi provvedimenti. Un ringraziamento, oltre che alla DIA, va anche al Tribunale di Trapani e alla Procura di Trapani, dove pochi magistrati compiono il proprio dovere con coraggio ed efficacia in una situazione di estrema difficoltà, come dimostrano anche le minacce subite nei mesi passati dai procuratori Viola e Tarondo”.





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