Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

PRECARI PA: D’ALIA CI CONVOCHI D’URGENZA, LA PROROGA È SOLO UN PRIMO PASSO

Roma, 17 maggio 2013 - “É un primo importante passo in avanti, ma va aperta in tempi brevi una vera trattativa che dia risposte strutturali al problema della precarietà nel lavoro pubblico. Il rischio è di ritrovarsi in autunno di fronte alla stessa emergenza”, questo il primo commento di Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili - segretari generali di
Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa - che in una nota congiunta accolgono con favore il contenuto del provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri.

“Quanto all'apertura al confronto da parte del Ministro della Funzione Pubblica Giampiero D'Alia - aggiungono i quattro sindacalisti - evidenziamo come alle dichiarazioni stampa debba seguire la convocazione di un incontro urgente: un nuovo blocco dei contratti pubblici sarebbe inaccettabile”.

"Occorre subito un segnale in direzione opposta. Cioè quella tracciata dall'intesa sottoscritta unitariamente nel maggio del 2012 con il precedente Governo. In quell'intesa si individuano soluzioni a molti dei problemi rimasti irrisolti, dalla riorganizzazione dei servizi, al lavoro precario, fino al tema, per noi centrale, della contrattazione nazionale e integrativa. Riaprire la discussione su quelle basi – conclude la nota – permetterebbe risposte meno brutali, orientate alla modernizzazione della pubblica amministrazione, ma soprattutto meno punitive per le lavoratrici e i lavoratori delle pubbliche amministrazioni”.

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