1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

FESTIVAL «PILONE D’ORO»: XIV^ EDIZIONE, I RESPONSI DELLE GIURIE

Si è svolto al teatro «Vittorio Emanuele» il festival nazionale musicale «Pilone d’Oro», giunto alla sua quattordicesima edizione, con un menu ricco per iniziativa del suo patron Salvatore La Porta, sempre pronto a valorizzare i giovani talenti

Messina, 03/06/2013 - Ben ventiquattro i partecipanti da tutta l’Italia, esibitisi prevalentemente in cover di brani appartenenti ai divi del panorama nazionale. Nel corso della manifestazione ampio spazio si è dato a scuole di danza di Messina e provincia nonché alle modelle ed ai modelli che hanno sfoggiato indumenti di moda mare per una nota maison nazionale nonché per Ivana Parasiliti, una giovane stilista messinese.

Accompagnato di volta in volta da incantevoli vallette, Salvatore La Porta, anche in qualità di presentatore ha fatto rievocare la memoria storica delle dominazioni in Sicilia avvalendosi di due piccoli indossatori, i cui costumi sono stati curati dalla coordinatrice Rossella Costagiorgiano. A corroborare l’identità isolana un importante contributo è stato recato dai cortei storici di Monreale, San Pier Patti, Roccapalumba, Vicari, Scaletta Zanclea e dei Cavalieri della Stella, i cui abiti d’epoca hanno impreziosito il già sontuoso palcoscenico. Il folklore ha avuto anche la sua vetrina con l’associazione «Città di Milazzo» e quella di San Filippo del Mela, che ha ostentato la tipica e bizzarra maschera degli «Scacciuni».

Una sublime performance è stata offerta dal Maestro Filippo Tropea, un tenore, che ha mandato in visibilio gli astanti col brano «E vui durmiti ancora». Il compositore Gianluca Rando ha voluto ricordare il musicista Pippo Mafai ad un anno dalla sua scomparsa. Al termine dello spettacolo sono giunti i responsi delle varie giurie: quella orchestrale ha proclamato vincitrice il duo composto da Liliana Marzo e Luciana Zanfino interpretanti la cover di Lucio Dalla dal titolo «Caruso». Il vincitore della giuria letteraria è stato Roberto Di Pasquale con «Perdere l’amore». Quella artistica ha premiato ex aequo Maurizio Indelicato con «Bella», Denise Truscello con «Bella senz’anima» e Giuseppe Catania con «Ti penso». La giuria tecnica ha infine proclamato vincitrice della quattordicesima edizione Daniela Barbàra col suo inedito dal titolo «Nella fantasia». Raggiante per il trionfo la diciassettenne trapanese, che studia canto fin da cinque anni, dedica il prestigioso risultato al suo nonno deceduto da poco. Per lei calcare un palcoscenico genera un climax di sentimenti incipiente da una certa tensione fino a sciogliersi nella gioia più totale.

Fra i suoi programmi vi è il continuare a studiare canto lirico e sperare di esordire in campo teatrale. Per la barese Liliana Marzo la canzone è un’emozione intensa che trasmette subito al pubblico; le fa eco la sua amica e componente del duo Luciana Zanfino di Acri (CS), la quale ha spiegato la scelta tecnica del brano per fare emergere le loro doti individuali e recare un omaggio al celebre cantautore bolognese ad un anno dalla sua morte: fra i loro progetti vi è per la prima il continuare col blues, mentre per l’altra lo studiare jazz e realizzare un inedito a fine estate.

Maurizio Indelicato da Campobello di Mazara prova un intimo sentimento di libertà e fra i suoi progetti si recherà a Miami per cantare per i connazionali emigrati negli U.S.A. Roberto Di Pasquale da Isernia si è appassionato dall’età di sedici anni accorgendosi dell’azione terapeutica verso la sua nonna sofferente. Il suo pathos è infuso nelle sue interpretazioni per tramandarlo agli ascoltatori: affinché il suo intento possa estendersi beneficamente a tutti, egli ha in mente di organizzare un festival canoro e di andare all’estero per far apprezzare la bella musica italiana. Un particolare ringraziamento va infine rivolto al fotografo Antonio De Felice, il quale, sempre presente alle manifestazioni artistiche e culturali messinesi, ha immortalato i momenti più importanti della serata.

Foti Rodrigo

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