Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

FORZA NUOVA: DOPO L’AGGRESSIONE DI UNA DONNA DA PARTE DI UN EGIZIANO L’AMMINISTRAZIONE INTENDE CONCEDERE LA CITTADINANZA ONORARIA AL MALVIVENTE?

ACIREALE, 13/06/2013 - La sezione acese del movimento politico “Forza Nuova” appresa la notizia di cronaca riguardante l’aggressione subita da una donna acese da parte di un cittadino egiziano, peraltro già noto alle forze dell’ordine, intende chiedere all’amministrazione e al consiglio comunale tutto se intende, anche in questo caso, concedere la
cittadinanza onoraria al malvivente straniero in questione. “Forse il Sindaco e l’Amministrazione comunale anche stavolta, all’unanimità dei consensi del consiglio, ritengono opportuno concedere la cittadinanza anche a questo cittadino, per raggiungere finalmente anche ad Acireale quel modello di società multiculturale che tanto viene decantata da ogni amministrazione, locale e nazionale. Sarà forse alla luce di questi fatti che l’amministrazione comunale potrà ravvedersi sul principio dello Ius Soli per il quale chi nasce in Italia, anche se con sangue e cultura differente, potrà essere ciononostante italiano?

Riusciranno a non isolare il fatto di cronaca appena accaduto e a considerarlo come un anticipazione di ciò che succederà sempre più frequentemente nel nostro paese se si dovesse necessariamente accogliere e considerare italiano chiunque arrivi sulle nostre coste o nasca sul nostro territorio? Oppure la moda del falso buonismo e dell’accoglienza forzata non li spingerà nemmeno a chiedere un maggior controllo da parte delle forze dell’ordine sul territorio? Noi, sempre speranzosi in un futuro diverso da quello prospettato da questa classe politica e al lavoro per questo, nonché sicuri della non necessità di aggiungere alla criminalità locale pure quella straniera, vogliamo credere che qualcuno si ravveda sul principio dello Ius soli e dell’accoglienza senza “se” e senza “ma”, perché, come ad esempio nel caso acese, i bambini si devono amare anzitutto rispettandoli per le loro nazionalità, poiché non vi è legge per la quale chi è straniero debba voler essere necessariamente italiano”.

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