Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

OZOPULMIN GEYMONAT. ERRORE E NON STRATEGIA: «LOTTI DIFETTOSI, DISTRIBUZIONE BLOCCATA A LUGLIO DEL 2011»

Salvia: «Si è trattato di un errore e non di “strategia pianificata minuziosamente”»
Anagni, 19/06/2013 - In riferimento alle notizie apparse sui quotidiani questa mattina, relative alla notifica di custodia cautelare ai domiciliari di tre dirigenti della Geymonat per l'accusa di "contraffazione", il presidente dell'azienda chimico-farmaceutica di Anagni, Giuseppe Salvia, ci tiene a precisare quanto segue.


«La nostra azienda ha sempre operato in un'ottica di responsabilità sociale ed etica professionale - sottolinea Salvia - investendo milioni di euro in macchinari, laboratori e sistemi di controllo e qualità dell'equipe: purtroppo questo non assicura l'infallibilità del sistema, ma sicuramente esclude le condotte dolose. Non appena giunta la segnalazione da parte di un grossista che aveva rilevato una supposta difettosa (a giugno del 2011) - continua il presidente della Geymonat - prima ancora che si attivasse il sistema di farmacovigilanza e intervenissero l'Agenzia italiana del farmaco e i Nas (a maggio del 2012), abbiamo tempestivamente e preventivamente bloccato la distribuzione e ritirato dal mercato tutte le scorte del farmaco, esattamente nel mese di luglio del 2011.

Questo per completezza d'informazione e per testimoniare la buona fede e la professionalità che da sempre caratterizza la Geymonat, che di certo non ha "pianificato minuziosamente la strategia per la preordinata contraffazione", così come riportato dai Nas. Siamo fiduciosi nel lavoro della magistratura e attendiamo di conoscere l'esito delle indagini che, siamo certi, dimostreranno che si è trattato di una criticità del sistema e non di un'azione deliberata da parte della nostra azienda. Vogliamo diffondere questo messaggio ai cittadini, ma anche ai medici e ai farmacisti che ringraziamo per la fiducia accordataci da anni».

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