Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

ANNIVERSARIO VIA D’AMELIO: IL COMUNE DI MODENA NEGA IL GONFALONE ALLA FIACCOLATA, GLI STUDENTI SCRIVONO AL SINDACO PIGHI

Palermo, 12/07/2013 - Dopo la decisione del Comune di Modena di negare la presenza del gonfalone della città alla Fiaccolata del 19 luglio a Palermo, e le polemiche che da giorni infuriano sulla questione, è intervenuto uno studente palermitano, il diciottenne Marco Alessandra Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Palermo (il maggiore organo di rappresentanza studentesca delle scuole superiori) con una lettera al Sindaco di Modena Pighi.
Come ogni anno anche la Consulta Provinciale degli Studenti di Palermo, insieme ad altre importanti istituzioni della città, ha aderito alla Fiaccolata promossa dal “Forum XIX Luglio”.

Nella lettera Marco Alessandra ha manifestato, a nome degli studenti palermitani, tutto il suo rammarico per la scelta del Sindaco e spiegato il senso della manifestazione. “La Fiaccolata – scrive Alessandra – è diventata patrimonio non solo di Palermo ma di tante altre città siciliane e italiane. Anche le istituzioni locali da anni aderiscono alla Fiaccolata portando in piazza il proprio gonfalone. Si tratta di amministrazioni governate da coalizioni di ogni schieramento politico”. Il Presidente della Consulta di Palermo sottolinea anche la trasversalità della manifestazione che aiuta a colpire quel residuo consenso sociale di cui ancora gode la mafia: “Scendere pubblicamente in piazza, coinvolgendo cittadini di ogni età e orientamento politico nel nome di Borsellino, contribuisce a scalfire tale consenso e dimostrare che c’è una parte maggioritaria della società che non vuole convivere con la mafia. La mafia vuole che i suoi “nemici” siano divisi. Perché darle questo vantaggio?”.
Marco Alessandra a destra mentre disegna lo striscione per la Fiaccolata
Alla fine della lettera Marco Alessandra lancia una proposta al Sindaco di Modena: “Io penso che la Sua partecipazione alla Fiaccolata possa mettere fine a queste polemiche che non credo rendano onore alla vostra splendida città. Se Lei ci ripensasse noi studenti di Palermo saremo lieti di accoglierla in piazza e andare insieme in Via D’Amelio. Lei stesso potrà rendersi conto che la Fiaccolata non è una manifestazione di parte. Le assicuro, caro Sindaco, che se il gonfalone di Modena sfilerà insieme a quello di Palermo dimostreremo che siamo più forti dell’arroganza e della violenza di qualsiasi boss”.
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Al Sindaco di Modena
Giorgio Pighi

Egregio Sindaco,
sono venuto a conoscenza della recente polemica che ha coinvolto le istituzioni della città di Modena riguardo l’adesione del Comune alla tradizionale Fiaccolata del 19 luglio a Palermo in memoria di Paolo Borsellino e degli agenti della scorta.
Non riesco a nascondere la delusione per quanto successo. Sia da giovane palermitano, nato e cresciuto nella città di Falcone e Borsellino, che da Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Palermo sento il dovere di scriverLe per cercare di spiegarLe il senso della Fiaccolata alla quale non volete aderire e, più in generale, all’importanza che ha la memoria nella lotta contro la mafia.
La Fiaccolata del 19 luglio è ormai da 17 anni una delle mobilitazioni antimafia più importanti in Sicilia. È vero, nasce all’indomani dalla strage del 1992 dalla volontà di quelle sigle giovanili in cui militò da giovane Paolo Borsellino. Però con il tempo questa manifestazione ha superato gli steccati ideologici e politici coinvolgendo trasversalmente i cittadini palermitani. Con la nascita del “Forum XIX Luglio”, cartello che unisce circa quaranta tra associazioni e movimenti di ogni ambito sociale, la Fiaccolata è diventata patrimonio non solo di Palermo ma di tante altre città siciliane e italiane. Anche le istituzioni locali da anni aderiscono alla Fiaccolata portando in piazza il proprio gonfalone. Si tratta di amministrazioni governate da coalizioni di ogni schieramento politico. Per questo motivo anche la Consulta Provinciale degli Studenti, maggiore organo locale di rappresentanza studentesca, ha deciso di aderire. Non per puro formalismo ma per convinta volontà di esserci.

Perché partecipare alla Fiaccolata di Palermo? Questa è la domanda che un amministratore di Modena potrebbe farsi. Io nel 1992 non ero ancora nato però quella data ha segnato tutto il nostro popolo. Vivo ogni giorno la realtà di Palermo. Certo, oggi il potere della mafia è nettamente più debole grazie anche all’opera di uomini come Borsellino. Però ancora non è del tutto debellata. Si respira ancora a Palermo un clima di paura, di una presenza ingombrante seppur invisibile. Buona parte dei commercianti continua a pagare il pizzo, apprendiamo continuamente della presenza della mafia dove girano grosse quantità di denaro. E poi la parte che più mi sta a cuore: ancora tanti ragazzi vedono nei boss uomini “potenti” che sanno farsi “rispettare” e che in fondo sanno aiutare altri cittadini in difficoltà. Mi chiedo: che messaggio danno a questi ragazzi le istituzioni che non aderiscono a manifestazioni antimafia come la Fiaccolata per Borsellino o la marcia del 23 maggio per Falcone?

Partecipare a manifestazioni quali la Fiaccolata del 19 luglio significa colpire frontalmente la mafia. La forza di questo tipo di criminalità organizzata non si basa solo sulla violenza ma soprattutto sul consenso sociale. Scendere pubblicamente in piazza, coinvolgendo cittadini di ogni età e orientamento politico nel nome di Borsellino, contribuisce a scalfire tale consenso e dimostrare che c’è una parte maggioritaria della società che non vuole convivere con la mafia. La mafia vuole che i suoi “nemici” siano divisi. Perché darle questo vantaggio?
In tal senso Falcone e Borsellino furono l’esempio che ogni divisione si può superare nel nome della giustizia e dell’amore per la propria terra. È risaputo che i due avevano idee politiche diversa ma questo non impedì loro di unire le forze nella lotta contro la mafia.

Io ho profondo rispetto di Modena e della sua medaglia d’oro della Resistenza. Non riesco a capire però quale sia il nesso con la nostra Fiaccolata e l’impossibilità di parteciparvi. Come già ho rilevato altri enti locali (in primis il Comune di Palermo, la Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana e l’Università degli Studi di Palermo) partecipano da anni con il proprio gonfalone. Partecipano perché sanno bene che la Fiaccolata è una manifestazione di popolo trasversale. Lei crede realmente che queste istituzioni non siano fedeli ai valori costituzionali in quanto aderiscono alla Fiaccolata per Borsellino?

Io penso che la Sua partecipazione alla Fiaccolata possa mettere fine a queste polemiche che non credo rendano onore alla vostra splendida città. Se Lei ci ripensasse noi studenti di Palermo saremo lieti di accoglierla in piazza e andare insieme in Via D’Amelio. Lei stesso potrà rendersi conto che la Fiaccolata non è una manifestazione di parte.
Infine mi permetto di sottolineare che la mafia non è più una questione unicamente meridionale. La cronaca ogni giorno informa che la mafia si è ormai infiltrata pesantemente in tutte le regioni d’Italia. Serve quindi mantenere alta la tensione dimostrando che da nord a sud esiste una comune sensibilità su questi temi.
Le assicuro, caro Sindaco, che se il gonfalone di Modena sfilerà insieme a quello di Palermo dimostreremo che siamo più forti dell’arroganza e della violenza di qualsiasi boss.

Marco Alessandra
Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Palermo

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