
Messina, 30/08/2013 - Nell’interessante intervista rilasciata da Giuseppe Povia a Gabriele Villa per TelePattiWeb poco prima del concerto tenuto lo scorso 26 agosto a Militello Rosmarino, in provincia di Messina, l’autore di
I bambini fanno ooh e
Luca era gay (per citarne alcune), stimolato dalle domande del giornalista di Patti, affronta temi di stretta attualità: la crisi e l’euro; il Festival di Sanremo e un certo ostracismo (da parte dell’ambiente musicale) che, se fosse vero, non potrebbe e che essere definito odioso e inaccettabile.
Villa: "... C'è un brano, c'è un tour... Anche questo ha suscitato delle polemiche perchè dicono che ti sei politicizzato?"
“Nel 1976, al Palalido, De Gregori (non voglio paragonarmi...) fu linciato perché cantava canzoni che esprimevano politica; Battisti fu costretto ad esiliare perché dicevano che non faceva politica… Oggi, nel 2013, secondo me un cantautore a 360 dev’essere anche in grado di parlare di politica, nel senso buono... Alla fine comunichi anche con i giovani. Se tu fai il discorso sul fatto che si dovrebbe tornare alla moneta sovrana, perché chi ha firmato il trattato di Lisbona per rimetterci nell’euro ci ha impoverito, sarà anche politica, politica economica, ma alla fine la gente deve sapere che con l’euro stiamo risparmiando il 5% mentre invece con la lira risparmiavamo il 25% di quello che guadagnavamo. Avevamo una Stato a moneta sovrana, non potevamo fallire: ci hanno messo in testa che il deficit e il debito erano delle cose negative e invece erano soltanto ricchezza.”
Villa: "Progetti per il futuro?"
Povia: “Futuro… Io povierò, tu povierai… Mi hanno chiuso un po’ tutte le porte. Da Luca era gay in poi diciamo che c’è un ostracismo da tutte le parti dell’ambiente musicale, degli addetti ai lavori. Sopravvivi, galleggi… fare un disco… forse una novità che probabilmente non distribuirò neanche nei negozi, non metterò neanche sui digitali, probabilmente la distribuirò direttamente a casa. E’ una cosa che far star bene me. E poi spero in un Sanremo futuro che non è questo, perché c’è Fazio e non sono ben visto dai “gombagni”, quelli arricchiti naturalmente. E quindi spero nell’anno prossimo, nel 2014, 2015. Speriamo che torni Bonolis e di avere, naturalmente, una canzone forte perché - poi - non c’è niente di scontato."
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