Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

“LA GIORNATA PROGRAMMATICA” DI RAI RADIO3 E MIUR A MESSINA

Giovedì 26 al Feltrinelli point si presenta “Scrivere in italiano”. Tra collegamento con “tutta la città ne parla” e cocktail dedicato. L’incontro con gli autori Rossi e Ruggiano e il prof. Scavuzzo
Messina, 20/09/2013 - Tre anni e tre continenti per la gestazione. “Scrivere in italiano” (2013, Carocci Editore) è stato composto con scambi di mail e
conversazioni skype tra gli autori Fabio Rossi e Fabio Ruggiano, tra la Libia (dove Ruggiano insegnava), e la Virginia (dove i due si sono incontrati per lavoro), tra Messina e Roma e sui vagoni dei treni, su cui Rossi ha passato gran parte della vita spostandosi da Nord a Sud e viceversa.

Gli autori lo presenteranno insieme con Carmelo Scavuzzo, ordinario di Storia della Lingua Italiana all’Università di Messina, giovedì 26 settembre alle ore 18 al Feltrinelli Point di Messina, nell’ambito della “Giornata proGrammatica” di Rai Radio3, Ministero dell’Università e della Ricerca, Accademia della Crusca e Associazione per la Storia della Lingua Italiana, giornata che celebra la data del 26 settembre 1525, quando cominciarono a circolare le prime copie delle “Prose della volgar lingua di Pietro Bembo”, e cade nella Giornata Europea delle Lingue.

“Il nostro auspicio è quello di diventare sempre più il salotto letterario della città”, spiega Maria Francesca Batolo, amministratore di LiberNova srl, la società che gestisce il Feltrinelli di via Ghibellina 32. “Abbiamo avviato un programma di iniziative che intreccia tra loro atmosfere e suggestioni capaci di accogliere e coinvolgere tutti gli appassionati della formula ‘ libri e cocktail’ che ci caratterizza. L’appuntamento di giovedì 26 ne è un esempio perfetto”.

D’altronde, gli stessi autori si aspettano un pubblico “vario, eterogeneo. Non soltanto studenti, ma gli appassionati di lingua italiana di ogni età. Non soltanto italiani, ma anche stranieri, perché l’Italiano è la quinta lingua straniera più studiata al mondo, e ci piovono continue richieste, anche qui a Messina, di corsi per stranieri”. Anche e soprattutto perché l’Italiano è una lingua “creativa, poliedrica, sempreverde”.

Quindi, altro che “musealizzarla”. Piuttosto se ne segua e promuova la duttilità, le sottigliezze e i dilettosi percorsi nati dall’uso. Di diletto in diletto, Vitalba Barretta di Feltrinelli Bistrot ha preparato una sorpresa per la serata “proGrammatica”: per l’aperitivo farà la sua prima comparsa il cocktail “Bembo” inventato per l’occasione e i cui ingredienti saranno svelati a conclusione della manifestazione. Last but not least, l’iniziativa sarà annunciata con un collegamento in diretta la mattina con "Tutta la città ne parla", in cui tema del giorno sarà “lingua e cittadinanza”.

L’inserimento nella giornata di Rai Radio3 e Miur, insomma, gioca a favore dell’appuntamento. “La Giornata – spiega Fabio Rossi – serve a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di farsi domande sulla lingua che quotidianamente sentiamo, parliamo, scriviamo, leggiamo. Dato che ogni lingua è un organismo sociale, esattamente come il popolo che la usa, parlare, scrivere, leggere e comprendere appropriatamente una lingua (e preferibilmente più d'una) è uno dei migliori esercizi alla convivenza civile e all'integrazione culturale. Parafrasando Nanni Moretti, diciamo che chi parla (o scrive) male, vive male, è un cattivo cittadino del mondo”. E gioca a favore anche la sede della presentazione, il Feltrinelli, “un ibrido – sottolinea il saggista - tra la libreria, la biblioteca, il salotto, il club, il bar, la casa di amici e il cortile dell'università o della scuola. Quando vi entri, capisci subito che puoi, al contempo, divertirti, arricchirti spiritualmente e fare nuove conoscenze. E' raro, e non solo a Messina, che queste tre componenti riescano a coesistere in un medesimo spazio.

Inoltre mi lega a questo luogo un legame di grande e reciproca simpatia, alimentata da Salvo Trimarchi, mio amico, che è un generoso e instancabile organizzatore culturale”.
E però la domanda sorge spontanea. C’era davvero bisogno di un nuovo manuale di scrittura italiana? “Senza dubbio sì”, dicono gli autori. “Pressocché tutti i manuali di mia conoscenza – aggiunge Rossi - contengono esempi di scrittura o inventata, o tratta da testi letterari o paraletterari, o viceversa soltanto tecnici, mentre quasi nessuno si preoccupa di partire da quei testi che costituiscono il pane quotidiano di coloro che, per statuto, sono chiamati a scrivere: elaborati scolastici, tesine universitarie, articoli di giornale”.
Il sornione sottotitolo del testo recita “Dalla pratica alla teoria”. “La teoria c'è, nel nostro volume, e molta. Ma non si vede, o meglio, ci illudiamo, non disturba, perché arriva a commento, a conclusione e a spiegazione degli esempi reali (oltre 800) da cui siamo sempre partiti. E' inoltre una teoria (ma anche una pratica) spesso insolita: curiosamente, infatti, quasi nessun manuale di scrittura (con l'illustre, inimitabile, eccezione di Umberto Eco, ormai però fatalmente invecchiata) si preoccupa di insegnare a fare una bibliografia o le note a piè di pagina”.

Non è tutto. Questo libro è anche un sito (www.scrivereinitaliano.it). “Il sito non è accessorio, ma complementare al manuale – conferma Rossi - con esercizi di verifica, approfondimenti, messa in pratica di molti argomenti del volume, analisi di testi ecc. Il tutto è stato possibile non soltanto grazie alle nostre idee, ma alla disponibilità e all'apertura mentale (non frequente, negli editori italiani) di Anna Casalino, nostra editor presso Carocci”.
Inoltre, “mai come in questo momento la lingua italiana ha suscitato un così grande interesse in Italia e nel mondo, e questo, con buona pace degli apocalittici della globalizzazione, anche grazie a internet e ai nuovi media. Peccato che gli unici a non accorgersi di questa straordinaria vitalità dell'italiano siano i nostri organi ministeriali e universitari, che sembrano relegare la Linguistica italiana, la Storia della lingua italiana e le discipline connesse agli ultimi posti dell'assetto accademico, ruota di scorta di discipline ben più di nicchia e meno richieste dal pubblico”.

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