Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

IL MEGAFONO MESSINA: SOSTEGNO ALL’OPERATO DEL COORDINATORE PROVINCIALE GIUSEPPE MARIA ARDIZZONE

Nota in risposta alle critiche solevate nei confronti del coordinatore provinciale de "Il Megafono", Giuseppe Maria Ardizzone. La vicinanza dei Giovani del Megafono: “Con lui abbiamo ottenuto importanti risultati sul piano dell’immagine in una provincia in cui rimangono forti i legami tra amministratori e partiti strutturati
S. Agata Militello (Me), 18/10/2013 - Fanno specie le dichiarazioni in queste ore contro l’operato del nostro coordinatore pro-tempore Giuseppe Maria Ardizzone. Nelle note di critica si parla di nuovo percorso politico in un
territorio dove Il Megafono, nei fatti, si sta ancora strutturando e in una città importante come Messina da cui forse ci si attendeva maggiore consapevolezza nell’adesione al Megafono, un movimento - vorrei ricordare a tutti noi aderenti - che non nasce come apparato o organigramma statico, fatto di riti di iniziazione o scalate alle vette ma di un qualcosa che più che un’entità è un sentimento popolare che guarda verso la piazza e poco al Palazzo.

Non siamo allo stesso modo un gruppo di dirigenti insensibili ai territori e la dimostrazione di questo è il costituendo percorso che vedrà la scelta di coordinatori zonali che si adopereranno per dare al Megafono una classe non solo di eletti ma soprattutto di gente che vuole partecipare dal basso ad una nuova stagione dei territori. Il Megafono – almeno per noi più giovani – è un laboratorio di incoraggiamento alla politica dei cittadini. Fugata ogni forma di nomenclatura, tipica di certe esperienze verticistiche, dispiace non vedere in taluni eletti lo spirito di innovazione utile alla crescita di un partito che guarda al centrosinistra ma valorizza tutte quelle esperienze di autodeterminazione dei territori che i partiti tradizionali hanno puntualmente disatteso giocando a dadi sulle nomine e sul sottogoverno.

Nella nostra provincia, Giuseppe Ardizzone è un valore, la garanzia che nessun territorio prevalga sull’altro, come spesso accadeva o accade negli altri movimenti. Con lui abbiamo avuto un’immagine diversa di movimento politico e il suo agire è stato sempre dettato dal buon senso, che ha permesso di ottenere importanti risultati in una provincia in cui rimangono forti i legami storici tra amministratori e partiti strutturati.

Con la scelta di Ardizzone alla guida del Movimento, infatti, si è fatta una scelta sorprendente per la politica dei nostri territori. Una persona esterna agli equilibri di partito e quindi libera di agire senza retaggi precedenti e comunque facendo riferimento ad un’organizzazione nuova e per questo in divenire. Proprio a conclusione della campagna elettorale e l’elezione di Rosario Crocetta alla Regione, lo stesso Governatore aveva indicato Giuseppe Ardizzone quale riferimento e coordinatore del Movimento per il territorio messinese. Sarebbe utile in tal senso rileggere la nota della segreteria in cui veniva articolata la motivazione di quella scelta che resta attuale:“Corre obbligo evidenziare - scriveva la segreteria provinciale - come la scelta della nostra compagine politica non sia ricaduta banalmente e come in uso in molti partiti sul deputato di turno eletto nella lista presidenziale, ma su persona esterna al mondo politico, a dimostrazione di un reale cambio di rotta e tendenza rispetto ad una politica che ad oggi ha saputo produrre e sviluppare solo ragionamenti lobbistici e faziosi”.

Il consigliere capogruppo a Palazzo Zanca Pippo De Leo reclama legittimamente attenzione da parte del Governatore Rosario Crocetta, ma non si ravvisa l’urgenza di accelerare un cammino democratico che vedrà la stessa città di Messina dotarsi di un proprio coordinamento nei tempi concordati dallo stesso Presidente. La risposta del coordinatore Ardizzone a queste critiche è stata infatti puntualissima. Ardizzone si è dimostrata persona per bene che non aggiunge possibili sfoghi personali ad una vicenda che sta andando oltre il recinto della dialettica. Anch’io, nella due giorni della Festa Democratica di Sant’Agata di Militello – iniziativa che il circolo da me presieduto ha voluto organizzare attivamente insieme al Pd locale – ho avuto modo di sollecitare Rosario perché anche nei Nebrodi partisse il coordinamento.Da parte del Presidente non ho avuto alcuna resistenza e certamente neanche l’amico De Leo, o chi altro al posto suo, troverà ostacoli da parte del coordinatore Ardizzone se volesse regolarmente costituire i circoli a Messina, proprio perché non saranno gli eletti a scegliere il coordinatore ma gli iscritti e i presidenti di Circolo. Un dettaglio che è bene mantenere presente in una città in cui non si vedono nascere tanti circoli quante le teste che pretendono da Crocetta la nuova nomina al posto di Giuseppe Ardizzone.

In queste ore – ci siamo sentiti al telefono - lo stesso Governatore conferma la propria fiducia nell’azione di Ardizzone. Ed il coordinamento provinciale dei Giovani del Megafono non possono non accogliere questo con grande piacere. Con buona pace di tutti.

Commenti