Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

SANITA': A MESSINA IL PRIVATO PREVALE SUL PUBBLICO, ALTRO CHE TAGLI

Messina, 18/10/2013 - “Saltano i tagli alla sanità” così titolano i giornali per rassicurare sull'esito della legge di stabilità proposta, ma è proprio così? No, infatti il blocco del turn over del personale non consente di incrementare i numeri del personale del comparto già ridotto al lumicino. Da dati del Ministero della salute: il rapporto infermiere /dirigente medico è sceso da 2,9 /1del 2006 a 2,3/1 del 2009 e scende ancora ed è sotto gli occhi di tutti.

A Messina per esempio, girando nei reparti vi è spesso un solo infermiere e un solo ausiliario socio sanitario
- trovare negli ambulatori medici a visitare da soli
- oppure, soluzione più fantasiosa o magica o provvidenziale che gli infermieri in servizio si debbano inventare la formula “dell'uno e trino”......formula tanto comoda a chi dovrebbe organizzare.

Tra l'altro sfugge a quanti deliberano in materia di sanità che, quella pubblica è schiacciata dal dovere di trasparenza, per cui i Cittadini pazienti devono prenotare nei famosi CUP (centri unici di prenotazione) dove si resta ore per avere una risposta e qualche volta nemmeno efficace, mentre sarebbe sufficiente un sistema in rete dove lo stesso personale che ha interesse diretto a “portare lavoro” nella propria struttura, può rispondere “con competenza” alle richieste.

Se non bastasse la difficoltà di accesso, l'esosità dei ticket e il sovrapprezzo di 10 € su ogni ricetta fa preferire il sistema privato a quello pubblico... “concorrenza sleale”?

Sì, se si pensa che a Messina una MOC costa fra ticket e costo aggiuntivo sulla ricetta 45 € e che nel privato è 50 € senza telefonare al CUP (perchè hanno personale dedicato), senza andare dal medico curante per la ricetta e soprattutto senza aspettare le stesse lista di attesa, il gioco è fatto. Ricorrerà al pubblico solo chi è esente e chi soprattutto potrà aspettare.

Auspichiamo si crei quel rapporto virtuoso fra personale responsabile e onesto e i Cittadini nella difesa del Sistema sanitario nazionale che per il suo principio universalistico era il 2° nel mondo, perchè un cambio di rotta dai legislatori appare oggi alquanto difficile.

Alfredo Crupi
Segretario provinciale PRC

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