Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

"SICILIA E-SERVIZI", 81 MILIONI DI EURO CHIESTI CON DECRETO INGIUNTIVO NEI CONFRONTI DELLA REGIONE

Palermo, 10/10/2013 - "La società "Sicilia E-Servizi" a capitale interamente pubblico, ha chiesto al Tribunale di Palermo l'emissione di un decreto ingiuntivo nei confronti della Regione per circa 81 milioni di euro.
La società, che non ha più liquidità di cassa, ha cominciato a pagare ai propri dipendenti il 65% dello stipendio, per altro senza preavvisarli". E' quanto denuncia Vincenzo Figuccia, vicecapogruppo del Partito dei Siciliani all'ARS, che sulla vicenda ha presentato oggi una interpellanza urgente al Presidente Crocetta.

Ricordando che la vicenda è stata spesso alla ribalta della cronaca, Figuccia non nasconde che quella della società "è una gestione certamente da verificare e da sottoporre ad attente verifiche" ma allo stesso tempo sottolinea che "la situazione dimostra l'assoluta confusione che regna in questo momento rispetto al ruolo e alla funzionalità di Sicilia E-Servizi, così come le cifre dimostrano che il mancato o parziale pagamento dello stipendio ai lavoratori non sarà certamente lo strumento che permetterà di recuperare le perdite accumulate né risolvere il contenzioso in atto."

La società fornisce alla Regione alcuni importanti servizi in materia di gestionale, legati soprattutto all'utilizzo di software specifici: gestione posta elettronica Regione Siciliana, mandati di pagamento, gestione e conduzione della postazioni di lavoro informatiche, gestione delle presenze in quasi tutti gli Assessorati, gestione dell'applicativo con cui operano le Aziende Sanitarie, gestione dei Medici in convenzione con il SSN, Portale web della Regione.
Una lista di servizi che fa dire a Figuccia che "non è pensabile interromperli anche solo per un giorno solo, onde evitare situazioni di caos gestionale facilmente immaginabili in contesti tanto delicati come quello della Sanità."

Da qui la richiesta di chiarimenti al Presidente della Regione, cui Figuccia chiede "come intende garantire, anche in via cautelativa e per evitare l'insorgere di nuovi contenziosi, che il contenzioso in atto non finisca col gravare esclusivamente sulle spalle dei lavoratori e "quale soluzione intenda prospettare nel breve e nel lungo periodo tanto per la prosecuzione dei servizi quanto per garantire i livelli occupazionali, tenuto conto del fatto che la convenzione con la società è in scadenza all'ormai prossimo 23 dicembre e che certamente non pensabile, come già detto, una interruzione dei servizi anche per un solo giorno."

Si allega il testo integrale dell'interpellanza depositata oggi:

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Interpellanza

Iniziative per la continuità dei servizi in atto forniti dalla società E-Servizi e per la garanzia occupazionale ai lavoratori in essi impegnati.

Al Presidente della Regione, premesso che:

- si è appreso che la Società "Sicilia E-Servizi Spa" interamente a capitale pubblico ha richiesto l'emissione di un Decreto ingiuntivo nei confronti della Regione, per l'importo di 81 milioni di euro;

- tale richiesta fa seguito ad una analoga, che la Società Sicilia E-Servizi Venture" ha fatto avverso la consorella pubblica "Sicilia E-Servizi Spa";

- a seguito della mancanza di liquidità di cassa, ai dipendenti della società è stato corrisposto a fine settembre soltanto il 65% dello stipendio, senza alcuna comunicazione preventiva né ai diretti interessati né alle Organizzazioni sindacali;

- la società Sicilia E-Servizi fornisce in atto alla Regione Siciliana diversi servizi, software ed help-desk, tra cui alcuni certamente indispensabili per il buon funzionamento della macchina amministrativa e per la fornitura di servizi ai cittadini; tra questi è opportuno ricordare: gestione posta elettronica Regione Siciliana, mandati di pagamento, gestione e conduzione della postazioni di lavoro informatiche, gestione delle presenze in quasi tutti gli Assessorati, gestione dell'applicativo con cui operano le Aziende Sanitarie, gestione dei Medici in convenzione con il SSN, Portale web della Regione.

Ritenuto che:

- il livello e la tipologia dei servizi offerti da Sicilia E-Servizi è tale che non è pensabile che gli stessi servizi vengano interrotti nemmeno per un giorno, onde evitare situazioni di caos gestionale facilmente immaginabili in contesti tanto delicati come quello della Sanità;

- la situazione descritta in premessa dimostri l'assoluta confusione che regna in questo momento rispetto al ruolo e alla funzionalità di Sicilia E-Servizi, così come le cifre dimostrano che il mancato o parziale pagamento dello stipendio ai lavoratori non sarà certamente lo strumento che permetterà di recuperare le perdite accumulate né risolvere il contenzioso in atto;

- ciononostante, in questo momento e nonostante la vicenda sia più volte balzata agli onori della cronaca, sembra che proprio i lavoratori siano gli unici a pagare il conto di una gestione certamente da verificare e da sottoporre ad attente verifiche;
per sapere:

- come si intenda garantire, anche in via cautelativa e per evitare l'insorgere di nuovi contenziosi, che il contenzioso in atto non finisca col gravare esclusivamente sulle spalle dei lavoratori, che per per altro fino ad oggi si sono astenuti da qualsiasi forma di protesta, consci della responsabilità derivante dall'eventuale interruzione dei servizi resi;

- quale soluzione intenda prospettare nel breve e nel lungo periodo tanto per la prosecuzione dei servizi quanto per garantire i livelli occupazionali, tenuto conto del fatto che la convenzione con la società è in scadenza all'ormai prossimo 23 dicembre e che certamente non pensabile, come già detto, una interruzione dei servizi anche per un solo giorno.

L'interpellante chiede lo svolgimento con urgenza.

Vincenzo Figuccia

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