Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro

Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro.  Una dipendente dell’Ufficio del processo presso il tribunale di Catania ha chiesto e ottenuto la proroga del distacco presso un’altra sede lavorativa, a tutela della sua incolumità. 8 mag 2024 - Dopo essere stata assunta a tempo determinato, la dipendente è stata vittima di violenze, regolarmente denunciate, che l’hanno costretta a chiedere il distacco dalla propria sede lavorativa perché non si sentiva più al sicuro. Il Tribunale di Catania le aveva però concesso il distacco fino a settembre 2024. Nel frattempo, la donna aveva denunciato altri reati contro la sua persona e il ritornare nella sede assegnatagli avrebbe messo a serio repentaglio la sua incolumità. Per tale ragione si è rivolta allo studio legale Leone-Fell & C. per ottenere la necessaria tutela. “Vista la gravità della situazione, abbiamo inoltrato un’istanza al ministero di Giustizia – spiegano i legali Francesco Leone, Simona Fell e Davide Marceca ch

ANTIRACKET E ANTIUSURA: FIRMATO IL PROTOCOLLO D'INTESA PER SUPPORTARE LE VITTIME DELLE ESTORSIONI

Caltanissetta, 12/11/2013 - Presso la Prefettura di Caltanissetta, in viale Regina Margherita, 30, il presidente degli industriali siciliani, nonché vicepresidente di Confindustria con delega per la legalità, Antonello Montante, e Tano Grasso, presidente onorario della Fai (Federazione delle Associazioni
Antiracket e Antiusura Italiane), hanno firmato il protocollo d'intesa per supportare imprese e imprenditori vittime delle estorsioni.
L'obiettivo dell'intesa è fornire assistenza, dal momento della denuncia alla fase processuale, a tutti gli imprenditori che decidono di ribellarsi al racket.  
L’intesa, sottoscritta pure dal Commissario nazionale per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, il prefetto Elisabetta Belgiorno, dal prefetto di Caltanissetta, Carmine Valente, e dal presidente della Fai, Giuseppe Scandurra, rientra nell’ambito del progetto PON Sicurezza, dal titolo “Caltanissetta e Caserta sicure e moderne”, finalizzato proprio allo sviluppo di una rete di tutela del sistema imprenditoriale locale dalle pressioni criminali, dal racket e dall’usura.

"Stiamo registrando forti resistenze culturali, non provenienti dal nostro mondo, ma da altri sistemi. La mafia, infatti, non teme le denunce di per se': se e' vero, come e' vero, che tornano a chiedere il pizzo anche da chi li aveva gia' denunciati". E' l' allarme lanciato dal presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, presentando il protocollo d' intesa in procinto di essere sottoscritto con la Federazione Antiracket Italiana. "Alla mafia fa paura - ha proseguito - chi ha un ruolo di coordinamento che puo' far cambiare l' intero sistema, anche e soprattutto dal punto di vista culturale".

"Questo accordo con Confindustria mette a regime l'esperienza tecnica di 23 anni del movimento antiracket - ha detto Tano Grasso, presidente onorario della Fai - cercando di ridurre il più possibile l'esposizione per l'imprenditore, in questo modo diventiamo il braccio operativo. Gli imprenditori, adesso, non hanno più alibi". "Questo protocollo nasce da un delibera di Confindustria del 28 febbraio 2010 sull'espulsione degli imprenditori condannati, e non poteva non nascere a Caltanissetta - ha detto il prefetto Elisabetta Belgiorno - e' importante mandare da questo territorio esempi come questi:e' un sano contagio che speriamo si possa diffondere a livello nazionale. Occorre far capire che il pizzo non è un normale costo di esercizio, l'impresa etica è quella libera da condizionamenti".

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