Sara Campanella: giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo della studentessa vittima di femminicidio a Messina

Giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio a Messina. Il corteo si muoverà fino a Piazza dell'Unione Europea, sede del Municipio.  Per la sua uccisione è stato individuato, quale soggetto fortemente sospettato, Stefano ARGENTINO, 27enne, di Noto (SR), anche lui studente nella stessa facoltà della giovane, rintracciato con il supporto dei Carabinieri di Siracusa. Messina, 1 apr. 2025 - Giovedì 3 aprile 2025, alle ore 19.30 con partenza prevista dal Cortile del Rettorato in Piazza Pugliatti, prenderà avvio una fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio. L'iniziativa, organizzata dall'Ateneo peloritano unitamente a tutte le Associazioni studentesche ed in collaborazione con il Comune di Messina, coinvolgerà la Comunità accademica ed è aper...

LA BRUNA TORRE ANTICA SUI FIGLI SUOI STA A VIGILAR, E FORSE È RIMASTA SOLO LEI

Riceviamo e pubblichiamo:
Brolo (Me), 28/11/2013 - L'associazione Peppino Impastato di Brolo non può tacere. In questo momento non si può restare in silenzio per obblighi sociali nei confronti di una cittadina, di un paese, dei giovani ai quali state dando il peggiore degli esempi che si potesse dare. Non vuole essere un'accusa, non vuole essere un puntare il dito come dei moralisti antiquati, che hanno solo portato la nostra realtà quotidiana allo sfacelo; vuole essere una constatazione pubblica e sentita nei confronti di tutti i responsabili di ciò che sta accadendo.
Gli occhi, oltre al presente, vanno sicuramente rivolti al passato. Un passato tetro, buio, dove i cittadini si sono fatti scivolare addosso soprusi di ogni genere, chi per comodità, chi per omertà.

Che esempio si sta dando alle nuove generazioni? La politica delle bugie, degli accordi di palazzo, dei tornaconti personali. Questa é quella che chiamano res publica che è di tutti e che da tutti va tutelata. Tutto gli è stato permesso, nel silenzio generale di chi sapeva e ha taciuto, di chi sapeva e faceva finta di non sapere; di chi mentiva cosciente di mentire. Sussurri, solo sussurri per strada, nelle piazze, nei bar. Tutto sottovoce, tutto di nascosto. Qualsiasi considerazione la si faceva al riparo da sguardi e orecchie indiscrete. Poi piano piano il coraggio di pochi, che son diventati sempre di più, ha dato degli input necessari per vedere chiaro e avere certezze. Si torna a sussurrare, poi a parlare, e urlare. Ma la domanda ritorna spontanea: quale esempio per le nuove generazioni?

La famiglia, i piccoli paesi, dovrebbero essere le principali palestre delle giovani coscienze. Cosa racconteremo di questi anni? Cosa racconteremo di questa politica delle bugie coscienti, di questo giardino odoroso divenuto una putrida palude piena di carcasse e avvoltoi spregiudicati che, col bagliore delle parvenze più meschine, hanno costruito un consenso, un serbatoio di voti regalando in cambio l'illusione di essere felici? Cosa racconteremo del paese che sarebbe dovuto essere perla del Tirreno, dove l'aria è arte, è storia, è cultura? Cosa racconteremo di questo degrado assoluto che gli uomini che hanno gestito la pubblica amministrazione da anni e anni hanno raggiunto? Cosa racconteremo di quelle promesse, di quell'orgoglio di appartenere ad una cittadina che, per tutti noi, era il centro del mondo, del nostro mondo?

Da piccoli ci insegnavano a cantare: "La Bruna Torre antica sui figli suoi sta a vigilar"... E forse è rimasta solo lei... La Bruna Torre antica, unica certezza, unica cosa che ancora ci rende veramente fieri. Per il resto ciascuno pianga, pianga solo se stesso, perché ciascuno di noi, nel proprio piccolo, è fautore e complice.

Il direttivo dell'associazione Peppino Impastato.


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