Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

CHI L'HA VISTO, CASO RAGUSI: IL CUOCO SICILIANO NON HA VISTO BENE, E' DA ARCHIVIARE

Roma, 04/12/2013 - In Sicilia una petizione dei familiari delle persone scomparse che chiedono strumenti legislativi e mezzi più efficaci per la ricerca degli scomparsi è stata avviata dalle  Famiglie Scomparsi Siciliani. Nella puntata di "Chi l’ha visto?" di questa sera, mercoledì 4 dicembre alle 21,05 su Rai3, si parla dell'ennesima vittima dello stupratore seriale, l’undicesima: stava guardando “Chi l’ha visto?” e ha riconosciuto in fotografia l’uomo che con un’offerta di lavoro l’aveva attirata nella sua trappola, proprio come aveva fatto con altre dieci donne.
Così ha telefonato alla redazione del programma e ha raccontato la sua storia.

Dalla foto di Claudio Franciosi, trasmessa nell'ultima puntata "Chi l'ha visto?", una spettatrice ha riconosciuto l'uomo che l'aveva attirata in una trappola. Ha quindi risposto all'appello lanciato dal programma a eventuali altre vittime del 61enne romano, arrestato il 27 novembre per avere abusato di dieci donne dopo averle drogate. L'uomo, che adescava le sue vittime con falsi annunci di lavoro su Internet, era già stato in prigione per lo stesso reato.

Chi l'ha visto?, nella puntata di mercoledì 4 dicembre alle 21: 05 su Rai Tre, torna a occuparsi anche della misteriosa scomparsa di Roberta Ragusa di cui non si hanno notizie da quasi due anni. Mentre la dichiarazione del cuoco siciliano che l'avrebbe vista a Cannes per gli inquirenti è da archiviare, c'è una nuova testimonianza in esclusiva.

Il gup del tribunale di Catania, Oscar Biondi, ha condannato a 18 anni e otto mesi Marcello Campisi e Vincenzo Pisano per l'omicidio di Pierantonio Sandri, il 19enne scomparso a Niscemi (Caltanissetta) il 3 settembre 1995 e i cui resti furono ritrovati nel 2009 nel bosco di contrada "Ulmo", a Niscemi. Il pm Raffaella Vinciguerra aveva chiesto 16 anni per Pisano e 14 per Campisi. Il delitto fu compiuto con due complici all'epoca dei fatti minorenni, Giuliano Chiavetta, già condannato a sedici anni di reclusione nel 2012 dal Tribunale per i minorenni di Catania, e Salvatore Cancilleri, per il quale è in corso il processo d'appello. Sandri fu torturato a morte dai quattro perché creduto testimone oculare dell'incendio di un'auto da parte di un gruppo mafioso di Niscemi. Il cadavere del ragazzo fu sotterrato nel bosco. La madre di Pierantonio, Ninetta Burgio, è venuta a mancare a 76 anni, nel 2011, dopo avere condotto con “Chi l’ha visto?” una lunga battaglia per cercare la verità sulla sua morte.

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