Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

CUS MESSINA, L’EX PERSONALE SCRIVE AL PREFETTO: “VERIFICARE LA LEGITTIMITÀ DI QUANTO ACCADUTO”

Nella missiva il suddetto personale esplicita le responsabilità del CUSI Roma nell’intera vicenda che ha prima nominato, su suggerimento dell’Ateneo Messinese, il Commissario CAMA ed il Vice Commissario (già Direttore Amministrativo CUSI) MELAI con l’intento di rilanciare l’Ente Sportivo, per poi, a distanza di circa 3 anni, revocarne l’affiliazione a causa di un bilancio che ha registrato, nella gestione commissariale, un’ulteriore perdita



Messina, 14 Dicembre 2013 - Alla luce dei recenti avvenimenti accaduti in merito alla neo costituzione di un nuovo CUS denominato CUS UNIVERSITA’ DI MESSINA (CUS UNIME), l’ex personale dipendente del CUS Messina, ha inviato una missiva a S.E. il Prefetto, Dott. Stefano Trotta, allo scopo di voler intervenire e verificare per quanto di Sua competenza, la legittimità di quanto accaduto.

Nella missiva il suddetto personale esplicita le responsabilità del CUSI Roma nell’intera vicenda che ha prima nominato, su suggerimento dell’Ateneo Messinese, il Commissario CAMA ed il Vice Commissario (già Direttore Amministrativo CUSI) MELAI con l’intento di rilanciare l’Ente Sportivo, per poi, a distanza di circa 3 anni, revocarne l’affiliazione a causa di un bilancio che ha registrato, nella gestione commissariale, un’ulteriore perdita d’esercizio ammontando così ad un disavanzo totale di gestione di circa 5.000.000 di euro. Ma, tra i doveri del CUSI, non c’era anche quello di monitorare l’andamento della gestione commissariale ed eventualmente, a tempo debito, provvedere opportunamente? Che senso ha avuto concedere l’organizzazione dei Campionati Nazionali Universitari nel 2012, tanto voluta dall’ex Rettore Prof. Francesco Tomasello, nella città dello stretto aggravando ulteriormente le già dissestate casse del CUS Messina?

A distanza di pochi mesi, quindi, il CUSI Roma, con la regia dello stesso Ateneo Messinese promuove la nascita di un nuovo CUS. L’esigenza di tale accordo è ben spiegato dagli organi di stampa ovvero, creare un Ente vergine sotto il profilo amministrativo, libero da debiti e da responsabilità evidenziando, ancora una volta, la chiara volontà dei due sodalizi (CUSI ed ATENEO), di non voler adempire, in alcun modo, agli impegni economici assunti in questi anni, dal vecchio CUS, omettendo il riconoscimento dei debiti nei confronti di fornitori, collaboratori, impiegati ed ancora peggio dei milioni di euro di debiti maturati nei confronti dell’Erario, per il quale, tra l’altro, è stata siglata a suo tempo con la Serit, una rateazione che avrebbe dovuto prevedere il pagamento di circa 30.000,00 (trentamila euro) al mese e che oggi, a loro dire, non compete al nuovo sodalizio. Competeranno invece al nuovo CUS UNIME i fondi ministeriali previsti dalla legge 394/77 MIUR e quelli regionali per svariate centinaia di migliaia di euro l’anno, grazie alla predetta affiliazione che il CUSI ha revocato al vecchio e concessa al nuovo CUS.
Per far capire meglio quale sia l’intreccio di ruoli e rapporti tra vecchio CUS, CUS UNIME ed UNIMESPORT, codesto personale ha voluto riepilogare alcune figure che risultano essere vecchi “conoscenti” e che ricoprono importanti ruoli nel neo Sodalizio.
Tra i soci fondatori e componenti del neo Consiglio Direttivo del CUS UNIME spiccano i nomi di :

Nino Micali - Presidente del CUS UNIME
Già socio e componente del Consiglio Direttivo del vecchio CUS Messina;
Impiegato Universitario presso UNIME Sport - responsabile delle attività Sportive;
Collaboratore del CUS Messina nella qualità di istruttore di Fitness.

Carmelo Trommino - Socio fondatore CUS UNIME
Dirigente dell’Università degli Studi di Messina;
Direttore di UnimeSport;

Sergio Naccari - Componente in seno al Consiglio Direttivo del CUS UNIME
Già collaboratore del vecchio CUS Messina;
Responsabile ed organizzatore del Grest Estivo del CUS Messina;
Vice Presidente dell’Associazione Leones che ha gestito per circa 1 anno il personale di UNIMESPORT;
Direttore di Vasca presso UNIMESPORT.

Thomas Pagano - Tesoriere CUS UNIME
Impiegato Universitario presso UNIME Sport.

Pietro Alibrandi - Socio fondatore CUS UNIME
Già impiegato dell’Ateneo Messinese in servizio presso UNIMESPORT.

A comprovare inoltre che tra i Commissari nominati dal CUSI ROMA e l’ATENEO MESSINESE ci sia sempre stato una strana collaborazione, lo si può rilevare dal fatto che i collaboratori in servizio attivo presso UNIMESPORT, durante la gestione commissariale, nonostante contrattualizzati dal CUS Messina, venivano gestiti direttamente dall’UNIMESPORT, creando interposizione di manodopera. Successivamente, a seguito della revoca della convenzione a suo tempo stipulata con l’Ateneo, resa necessaria a causa del pignoramento verso terzi eseguito dai sottoscritti dipendenti che hanno bloccato così anche i crediti che il CUS Messina maturava per la fornitura dei predetti collaboratori addetti agli impianti sportivi della Cittadella, l’Università ha affidato, mediante diversi bandi di gara, il servizio ad una nuova Associazione, precisamente all’A.S.D. LEONES di cui il presidente risulta essere Leonardo Berti ex collaboratore del Commissario Cama e socio del vecchio CUS Messina mentre, a ricoprirne la carica di Vice Presidente è il neo componente del nuovo CUS UNIME Sergio Naccari, anch’egli collaboratore e referente del vecchio e tanto additato CUS Messina.

Ci chiediamo quindi:

Chi sono i responsabili di questa paradossale faccenda?

I danni provocati da questa triste storia, da chi dovranno essere pagati?

E’ possibile che gli unici a pagarne le conseguenze debbano essere sempre solo i lavoratori, i collaboratori ed i fornitori?


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