Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

GIARDINI NAXOS: IN FILA PER LA BENZINA, AGGREDISCE UN UOMO AL DISTRIBUTORE

Giardini Naxos (ME), 10 dicembre 2013 - Ancora non si conoscono le possibili conseguenze dello sciopero indetto per questi giorni, di certo un evento è già passato alla cronaca. Proprio sabato scorso, mentre numerosi cittadini, un po’ allarmati dal possibile esaurimento dei carburanti facevano la file ai distributori, si è verificato un evento increscioso. Era il 7 dicembre alle ore 11.40, LO FARO ALFIO, settantenne catanese, già noto alle forze dell’ordine, si stava incolonnando con la propria autovettura nel distributore “Esso” sito nella contrada “pallio” quando inavvertitamente tamponava l’autovettura che lo precedeva.
Dal banale scontro nasceva un diverbio tra i due conducenti destinato ad avere un esito grave ed inatteso.
Così, il conducente della vettura tamponata, legittimamente, richiedeva il risarcimento del danno subito. Il Lo Faro però dimostrava da subito di non avere alcuna intenzione di riparare il danno cagionato.
Immediatamente venivano meno i presupposti per una composizione amichevole e visto l’atteggiamento minaccioso del suo interlocutore la vittima manifestava la volontà di richiedere l’intervento delle forze dell’ordine.

Questa decisione però scatenava le ire dell’arrestato che dapprima minacciava di morte il povero malcapitato e poi lo colpiva al volto e alla testa con una chiave da meccanico, infine si dava a precipitosa fuga.

Si scoprirà poi che l’autore del gesto criminale era anche privo di copertura assicurativa.
L’immediato intervento dei militari della stazione di Giardini Naxos permetteva di rintracciare il Lo Faro poco distante e di trarlo in arresto per violenza privata, lesioni aggravate e minacce.
La vittima veniva trasportata con ambulanza presso l’ospedale civile “San Vincenzo” di Taormina ove i medici apportavano le necessarie cure per il trauma cranico e le ferite lacero contuse.
La vittima se la caverà con 12 giorni di prognosi salvo complicazioni.
L’arrestato è stato invece condotto in tribunale dove l’arresto è stato convalidato e per lui i difensori hanno chiesto i termini a difesa.


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