1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

INGROIA PRESENTE, CROCETTA ASSENTE INGIUSTIFICATO A MESSINA

“Le azioni di protesta messe a punto dal movimento Aut e le libere espressioni di pensiero di tutti gli studenti di Messina e Provincia seguite all'assenza non MOTIVATA da parte del presidente della Regione, Rosario Crocetta! Il Presidente, invitato all'evento per tempo non ha dato nessuna comunicazione ufficiale in merito alle richieste che abbiamo sottoposto alla sua attenzione riguardanti la Costituzione degli studenti siciliani. Il presidente della regione, senza spiegazione alcuna e senza avvertire diserta l’assemblea indetta dal movimento Aut”. Presente Ingroia con circa 2000 studenti. Si lavora per la legge regionale negli istituti occupati o autogestiti


MESSINA, 03/12/2013 - Se quella del 2 dicembre doveva essere una giornata storica per tutto il mondo scolastico della Sicilia, le aspettative non sono state tradite: 2000 studenti, con delegazioni provenienti da tutta la provincia e dalla regione, hanno sfilato per le vie di Messina nelle ore pomeridiane. Un corteo pacifico, allegro, armonioso. Il supporto sempre più forte dell’associazione Peppino Impastato e delle varie AULE AUT che si stanno formando nei vari istituti superiori; e poi lui, il supervisore della Costituzione degli studenti Siciliani della quale sono stati presentati i sei titoli che andranno a comporla. Tale legge, esperienza di democrazia partecipata, sarà stilata da tutti gli studenti, docenti e supporter a mezzo social forum dove gli articoli potranno essere discussi e approvati.

Tanti i propositi: abolizione del numero chiuso nelle facoltà siciliane, la costituzione di commissioni di vigilanza che avranno il compito di verificare lo stato di beni mobili e immobili scolastici dell’isola; la richiesta di abolizione dell’ora di religione cattolica, l’inserimento della filosofia a partire dalle scuole secondarie di primo grado e la rivalutazione di autori e storici del sud. Ma si prospettano come punti salienti del disegno legge la mobilità europea, l’ecologia, il rispetto per l’ambiente e la rivalutazione dei cinema e teatri delle città. I giovani hanno concluso il corteo a Piazza Duomo con degli accorati interventi. Ha aperto il portavoce del movimento AUT, Pasquale A. Calapso, che ha sottolineato il degrado sociale e morale di una società retrograda e l’importanza della scuola come unico mezzo per sostentare quelle che sono le reali mancanze di una politica inconcludente. Assieme a Calapso, hanno preso parte al dibattito Claudio Libro ed Emanuele Paleologo, gli altri due portavoce di AUT.

È stata poi la volta dell’incisivo e applaudito intervento del presidente dell’Associazione “Peppino Impastato” Sonny Foschino che, in apertura, ha annunciato che il presidente della Regione aveva disertato l’appuntamento senza avvertire e senza inviare nessuna nota. Da qui il resto: “Se Crocetta pensa di snobbarci si sta sbagliando di grosso. È solo un appuntamento rimandato. Ci abbiamo provato, ora avete tutto il diritto di indignarvi. Io sono uno studente, come voi, e tale rimarrò sempre. Questa legge regionale dobbiamo dedicarla a Peppino Impastato e tutti i laici martiri innocenti che sono morti per la nostra libertà.” Ha concluso con delle parole taglienti: “Chi dice che stiamo rincorrendo delle poltrone si sbaglia di grosso: la nostra poltrona è la strada”.

Ha preso poi la parola Gianluca Manca, fratello di Attilio Manca, l’urologo morto in circostanze misteriose presso la sua abitazione di Viterbo. Quasi certamente fu lo specialista che operò Bernardo Provenzano. Gianluca ha voluto supportare il movimento con grinta e determinazione: “Non si può non essere dalla vostra parte”. Dopo applausi scroscianti e festosi ha preso la parola Antonio Ingroia che ha dichiarato la sua posizione: “Io sono uno di voi. Scrivere la legge per il diritto allo studio era un mio sogno quando ero studente. E vedere oggi che un gruppo eccezionale come il vostro sia qui a lottare per un ideale mi rende fiero.” Ha sottolineato Ingroia: “ Sarò al vostro fianco per contribuire a rendere questa Terra bellissima. Grazie per aver scelto me.”

L’assenza di Crocetta ha destato fischi e urla di disapprovazione nella piazza. A chiusura del corteo, infatti, si è sentita una distintamente una frase: “Crocetta, ora ce ne occupiamo noi!”. E le proteste non si sono fatte aspettare. Proprio questa mattina Seguenza, Bisazza, Maurolico e Basile hanno occupato i propri istituti contro quest’affronto ricevuto ieri. Proteste al Majorana Marconi di Giostra e al Verona Trento, in autogestione.

Agitazioni anche al Piccolo di Capo d’Orlando: “Come annunciato, siamo in attesta che il presidente della Regione venga a farci visita, ma intanto noi protestiamo contro questo snobbare. I siciliani, presidente, siamo tutti noi, e lei è un nostro pubblico dipendente pagato per rappresentarci. Se lo ricordi, e speriamo di poterglielo spiegare di persona.”. Una sola cosa si può affermare con certezza: comunque vada, questa sarà ricordata come una nuova pagina di storia del mondo dell’istruzione siciliano: un punto di partenza che, si spera, aprirà una strada innovativa verso un radicale cambiamento.


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