1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

MEDICI DI FAMIGLIA A DIFESA DEL DIRITTO ALLE CURE DEI CITTADINI

E la loro dignità professionale, a rischio la salute dei cittadini
Messina, 19/12/2013 - Per difendere il diritto alle cure dei Cittadini e la dignità professionale dei Medici, la FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) di Messina ha organizzato, nella giornata di venerdì 20 dicembre, a Messina in via La Farina 263 davanti Palazzo Geraci, sede dell'Azienda sanitaria Provinciale, alle ore 10.00, una manifestazione di protesta con lo scopo di portare a conoscenza dell'opinione pubblica le azioni coercitive messe in essere dal Commissario straordinario nei confronti di professionisti impegnati quotidianamente nella cura dei propri pazienti.


Sono state inviate ai Medici di famiglia lettere raccomandate in cui si minacciano trattenute sullo stipendio per decine di migliaia di euro, sollecitandoli così, indirettamente, a non prescrivere alcune categorie di farmaci inerenti la cura dell’ipertensione, del diabete, dell’apparato respiratorio, gli antibiotici, gli antifratturativi, i protettori gastrici e gli antidislipidemici. Praticamente tutte le patologie di primario interesse per la salute della collettività.

Con una semplice operazione matematica il Commissario straordinario ha diviso il SUO obbiettivo di spesa, assegnato dall'Assessorato regionale, per il numero dei Cittadini residenti mettendo a carico dei medici le eccedenze che mediamente ammontano per ognuno a circa € 40.000.

Tale azione oltre ad essere palesemente priva di alcun supporto giuridico rappresenta un vero attentato al diritto alle cure per i Pazienti e determina una profonda turbativa alla normale attività assistenziale per i Medici.

I Medici con quale serenità potranno operare se sono consapevoli che parte della spesa potrà a loro essere addebitata?

I Cittadini, sapendo di tale condizionamento, si sentiranno ancora garantiti dal rapporto fiduciario con il proprio medico quando si vedranno negare una richiesta di prescrizione?

La medicina generale non può tollerare una simile mortificazione della professione, certo pur comprendendo che in un momento di profonda crisi economica è per tutti un dovere l’uso appropriato delle risorse e la lotta agli sprechi; quindi è disponibile a collaborare, anche con sanzioni dei comportamenti inopportuni, ma in questo sistema devono essere coinvolti tutti gli attori del processo di cure e tutti insieme devono garantire il rispetto dei diritti dei Pazienti.

Per questi motivi la FIMMG di Messina, suo malgrado, si è vista costretta ad organizzare una manifestazione eclatante e senza precedenti per la categoria con lo scopo di accendere i riflettori su un'azione priva di legittimità e che minaccia profondamente il diritto alle cure ed alla salute dei Cittadini minando contemporaneamente il rapporto di fiducia medico-paziente che caratterizza da sempre la medicina di famiglia.

Una delegazione di Medici incontrerà la stampa nei locali della ASP per un franco confronto con il Commissario straordinario.

Se passasse il principio o il metodo messo in essere dal Commissario straordinario, questi potrebbe riuscire nel tentativo di ripianare il bilancio dell’Asp o di finanziare il Sistema Sanitario Regionale limitando le cure dei Cittadini.

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