1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

NELLO MUSUMECI: “UN ENORME DANNO ERARIALE DALLA SCANDALOSA GESTIONE DEL GOVERNO CROCETTA”


Musumeci: interpellanza "per sapere quali ragioni abbiano indotto il Governo della Regione Crocetta ad adottare un così irragionevole esercizio di direzione e coordinamento, quale Socio unico, nei confronti delle società, determinando in tal modo violazione dei principi di corretta gestione societaria ed imprenditoriale". Interpellanza/denunzia trasmessa anche alla Corte dei Conti dall'on. Nello Musumeci, in merito all'enorme danno erariale provocato dalla "scandalosa gestione politica ed amministrativa da parte del Governo Crocetta, della liquidazione delle società regionali ad azionista unico la Regione"


Palermo, 06/12/2013 - Al Presidente della Regione, all’Assessore dell’Economia e all’Assessore delle Attività produttive. Premesso che con delibera n. 222 del 30 settembre 2008 la Regione Siciliana ha approvato il primo piano di “riordino delle partecipazioni della Regione Siciliana in società di capitali”, prevedendo il trasferimento delle competenze delle società da porre in liquidazione ad altre società partecipate e salvaguardando i livelli occupazionali esistenti mediante l’attivazione della procedura del trasferimento, previsioni confermate dalla legge regionale 11 del 2010;

 con legge regionale 11/2010 all’art. 20 è previsto: “Al fine di garantire il livello occupazionale il personale delle società dismesse, in servizio alla data del 31 dicembre 2009, è trasferito nelle società risultanti alla fine del processo di riordino. E' fatto divieto alle società a partecipazione totale o maggioritaria della Regione di procedere a nuove assunzioni di personale sia a tempo indeterminato che a tempo determinato, ivi comprese quelle già autorizzate e quelle previste da disposizioni di carattere speciale, salvo quanto previsto da procedure contrattuali discendenti da bandi ad evidenza pubblica, effettuati prima dell' entrata in vigore della presente legge”;

 con parere n. 13426 del 28 aprile 2011 l’Ufficio Legislativo e Legale Regionale ha confermato le previsioni della predetta legge e le tutele previste dal codice e dalle restanti norme che regolano il trasferimento d’azienda, anche se coinvolto in operazioni non sussumibili nel comma 5 dell’art. 2112 del codice civile, per mancanza di cessione di elementi materiali significativi tra la società di provenienza e quella presso cui i lavoratori saranno trasferiti.

 con Decreto Assessoriale del 28 settembre 2011, relativo al riordino delle società a totale e maggioritaria partecipazione della Regione, sono state individuate n. 14 aree strategiche a cui corrispondono rispettivamente n. 14 società a totale e/o maggioritaria partecipazione Regionale e previsto al comma 3 dell’art. 1 che “al fine di garantire i livelli occupazionali delle società oggetto di riordino, il personale delle società dismesse di cui al precedente comma, in servizio alla data del 31 dicembre 2009, viene progressivamente trasferito nelle società di cui al prospetto del comma 1”, confermando le previsioni della legge regionale n. 11/2010.

Considerato che:
 la disattesa applicazione delle previsioni normative e l’incompleto processo di trasferimento del personale in organico delle Società poste in liquidazione ad altre società regionali ha determinato e determina il prolungamento delle attività di liquidazione con un conseguente aggravio per la Regione dei costi dello stato di liquidazione ed il perdurare di uno stato di mancata liquidità delle Società in liquidazione che non possono più far fronte alle obbligazioni sociali (spese certe, stipendi ed oneri riflessi del personale);
 le società poste in liquidazione sono interamente partecipate dalla Regione Siciliana (Socio Unico), ne consegue che la Regione perde la responsabilità limitata al capitale conferito tenuto conto stato di illiquidità in cui versano le società.

Preso atto che:
 A ciò si aggiunga che in materia di responsabilità illimitata del Socio Unico le previsioni dell’art. 2497 sxies c.c., rubricato “presunzioni” in materia di responsabilità, testualmente recitano “ai fini di quanto previsto nel presente capo, si presume salvo prova contraria, che l’attività di direzione e coordinamento di società sia esercitata dalla società o ente tenuto al consolidamento dei loro bilanci o che comunque le controlla ai sensi dell’articolo 2359 c.c.”. Si può ritenere che il socio unico Regione Siciliana di fatto eserciti il controllo (ex art. 2359 c.c.) attraverso le attività di direzione e coordinamento anche alla luce del disposto di cui all’art. 2497 c.c. applicabile anche agli Enti collettivi territoriali, in virtù dell’interpretazione autentica effettuata con la legge 02.08.2009 n. 102 che recita: “per enti si intendono i soggetti giuridici collettivi, diversi dallo Stato, che detengono la partecipazione sociale nell’ambito della propria attività imprenditoriale ovvero per finalità di natura economica o finanziaria”.

 In termini generali vale poi l’osservazione che il perseguimento dell’interesse della capogruppo e l’esercizio dell’attività di direzione e coordinamento trovano un invalicabile limite nel “rispetto delle regole che presiedono alla corretta gestione imprenditoriale e societaria delle controllate”.

Tenuto conto che:
si potrebbe arrivare a presumere una responsabilità dell’Amministrazione Regionale non solo in presenza di sue specifiche direttive produttive di danno nei confronti della controllata, ma anche ogni qualvolta gli organi della “capogruppo” si avvalgano della propria posizione di potere sulla controllata per indurre questa a incorrere nella violazione di uno o più degli obblighi generali o specifici che la legge pone a carico degli amministratori, oppure “ad assumere rischi impropri” o “a concludere rapporti obbligatori svantaggiosi” imponendo “ragioni di scambio che avvantaggiano sé a danno della controllata” con relativo spostamento di risorse “non giustificato da un equilibrato rapporto contrattuale” .
 le società hanno ripetutamente manifestato alla Regione le problematiche e sollecitato un intervento risolutivo mediante il completamento del trasferimento del personale e chiusura delle attività di liquidazione,

INTERPELLA

per sapere quali ragioni abbiano indotto il Governo della Regione ad adottare un così irragionevole esercizio di direzione e coordinamento, quale Socio unico, nei confronti delle società, determinando in tal modo violazione dei principi di corretta gestione societaria ed imprenditoriale che sono causa del pregiudizio arrecato alle società (al patrimonio della stessa) e conseguentemente alla partecipazione sociale vantata dalla Regione nonché ai creditori della società.
 quali urgenti iniziative intenda promuovere per neutralizzare la dimensione erariale del danno, stante l’aumento dei costi subiti dalle società nelle operazioni di liquidazione che hanno comportato l’esborso di denaro pubblico, congiuntamente con una responsabilità diretta degli Amministratori regionali preposti all’applicazione delle previsioni legislative.



Commenti

  1. E parlavano di Lombardo?!?!? Crocetta è il peggio che abbiamo mai avuto!

    RispondiElimina

Posta un commento

NEBRODI E DINTORNI © Le cose e i fatti visti dai Nebrodi, oltre i Nebrodi. Blog, testata giornalistica registrata al tribunale il 12/3/1992.
La redazione si riserva il diritto di rivedere o bloccare completamente i commenti sul blog. I commenti pubblicati non riflettono le opinioni della testata ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento.