Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

SEL MESSINA, LETTERA A NICHI VENDOLA: "VOGLIAMO RESTARE IN QUEL PROGETTO POLITICO CHE HAI CHIAMATO “PARTITO BIODEGRADABILE”"


Conferenza stampa questa mattina presso la Sala ovale del Comune di Messina dagli iscritti e rappresentanti istituzionali dei circoli SEL che hanno abbandonato il Congresso provinciale del 31 Novembre-1 Dicembre 2013. L'appello inviato a Nichi Vendola, Presidente di SEL. L’ignobile furbata, 5 ore prima dell’orario previsto per le votazioni l’accordo sulla rappresentanza paritaria viene ritirato con la risibile motivazione che alla candidata coordinatrice occorreva garantire almeno il 60% di fedelissimi a prescindere da qualsiasi criterio di rappresentativitàMessina, 06/12/2013 - Siamo compagne e compagni coordinatori di circoli della Provincia di Messina e rappresentanti del Partito negli enti locali . I nostri sono circoli che fanno politica fin dalla costituzione di SEL ed hanno prodotto, nel tempo, iniziative politiche che hanno consentito di raccogliere nel territorio che rappresentiamo un consenso elettorale superiore alla media regionale. La campagna di tesseramento portata avanti in tutti i Comuni della Provincia ci ha permesso di presentarci al II Congresso di Federazione con 259 iscritti su 468 totali. Prevalentemente siamo compagni di cultura politica ingraiana, che provengono dal PCI, dalla sinistra dei DS e da Sinistra Democratica. Per numero di iscritti e per consenso elettorale conquistato alle ultime elezioni regionali, comunali e politiche siamo maggioranza all’interno della Federazione.

Non abbiamo mai fatto pesare questo dato, anzi, al recente congresso provinciale abbiamo aderito alla richiesta di un gruppo di compagni e del reggente della Federazione, compagno Francesco Alparone, di sostenere la candidatura, quale coordinatrice provinciale, di una giovane compagna non appartenente ai circoli che rappresentiamo.

Fu raggiunto un accordo, alla presenza del compagno reggente, che prevedeva l’elezione degli organismi dirigenti e dei delegati in modo paritario tra le due anime del Partito che si sono confrontate in questi anni.
I lavori del Congresso sono così iniziati in un clima unitario. Il secondo giorno dei lavori congressuali, i coordinatori dei circoli della Provincia, ampiamente rassicurati dall’accordo raggiunto, ed in ragione del violenti nubifragi abbattutisi lungo tutta la giornata sulla provincia di Messina, non si sono preoccupati di sollecitare ed organizzare una partecipazione tale da sostenere liste in contrapposizione.

A questo punto scatta l’ignobile furbata. Cinque ore prima dell’orario previsto per le votazioni l’accordo sulla rappresentanza paritaria viene ritirato con la risibile motivazione che alla candidata coordinatrice occorreva garantire almeno il 60% di fedelissimi a prescindere da qualsiasi criterio di rappresentatività.

Preso atto della novità, con mozione d’ordine abbiamo chiesto al sospensione dei lavori. Tuttavia la Presidenza non ha inteso mettere s
ubito ai voti la mozione come da prassi e giurisprudenza consolidata ( d’altro canto non erano ancora arrivate le “truppe cammellate”). In segno di dissenso abbiamo abbandonato i lavori congressuali.

In serata il Congresso si è concluso con una votazione bulgara: cancellati dagli organismi e dalle delegazioni al Congresso regionale e nazionale tutti i compagni appartenenti ai circoli della zona tirrenica e della costa ionica. Ciliegina sulla torta, è stato concesso un diritto di tribuna a tre compagni del circolo Pancrazio De Pasquale, i quali hanno respinto la provocazione con dignitosa serietà.
Caro compagno Vendola, siamo compagni che, a differenza di altri, non abbiamo mai sparato sul quartier generale: ma c’è un limite a tutto!
Noi vogliamo restare in SEL convinti di quel progetto politico che hai chiamato “partito biodegradabile” e che hai candidato all’Internazionale del PSE.

La ferita inferta alla credibilità del Partito a Messina, con questo Congresso, è forte, e vorremmo augurarcelo, frutto di frenesia giovanilistica e di inesperienza ma potrebbe essere qualcosa di peggio: un ritorno a quella degenerazione dei partiti per cui tutto sarebbe consentito pur di ottenere tutto e subito.
Aspettiamo da te un’iniziativa urgentissima che cancelli questa vergognosa pagina messinese di SEL.


Affettuosamente ti salutiamo con fiducia
I compagni





Commenti