Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

SERVIZI SOCIALI MESSINA, CISL FP E UIL FPL: “OCCORRE UNA PROGRAMMAZIONE SINERGICA E RAGIONATA”

Messina, 10 dicembre 2013 - “Deludente e blando, quasi a dimenticare che siamo di fronte a urgenze ed emergenze”. È bollato così dal segretario generale della Cisl Fp Calogero Emanuele e dal segretario generale della Uil Fpl Giuseppe Calapai l’incontro con l’assessore comunale ai Servizi sociali Antonino Mantineo che avrebbe dovuto fare chiarezza sulle disponibilità delle risorse del bilancio comunale e sul possibile utilizzo di una pro-quota di fondi della 328.

“L’assenza dei funzionari e dei dirigenti addetti e la decisione di lavorare su tavoli separati – affermano – crea solo l’alibi per un rinvio e un aggiornamento delle sedute. Non sappiamo se sia una strategia o una mancata sinergia tra l’assessore e il dipartimento, certo tutto fa pensare che l’Amministrazione abbia un suo disegno e gli incontri col sindacato diventano solo momenti di confronto inutile e formali”.
Nel corso dell’incontro l’assessore ha assicurato che nel bilancio di previsione saranno previste le stesse risorse dell’anno precedente, pari a circa 22 milioni di euro, ma il sindacato ha chiesto l’impegno “di mantenere assolutamente tutta la forza lavoro oggi utilizzata e recuperare, attraverso i progetti finanziati con fondi pregressi della 328, le unità di personale rimaste fuori con i precedenti affidamenti”.

“Altra storia – aggiungono Emanuele e Calapai - invece è la programmazione del Distretto D26 relativo al triennio 213/2015 che, deve essere pianificata e ragionata, congiuntamente ai fondi di bilancio e alle risorse dei Piani di Azione e Coesione”.
La Cisl Funzione Pubblica e la Uil Fpl continuano a chiedere risposte su tre punti che, in ogni incontro, sono puntualmente rimandati, a cui l’assessore non riesce o non vuole dare risposte.

“Il primo punto – spiegano – è il riordino e l’implementazione degli uffici del dipartimento dei servizi sociali, dove si sono registrati trasferimenti di personale e le decisioni restano prerogativa di pochi, quindi la costituzione di uno staff di lavoro interno per procedere a un’analisi dei bisogni reali dell’utenza ed esercitare il ruolo di controllo, vigilanza e valutazione dei servizi sociali, sin’oggi lasciato alla libera decisione delle cooperative affidatarie. Infine, nelle more dell’approvazione del bilancio di previsione – sottolineano Emanuele e Calapai – sono strategicamente importanti il confronto e le proposte sui nuovi bandi, per quali bisogna ipotizzare affidamenti triennali senza ricorrere al ‘copia-incolla’ o a procedure di aggiudicazione spesso in contrasto anche col dettato della normativa vigente in materia di affidamento di forniture e servizi in ragione di un nuovo riordinato programma di offerta dei servizi sociali”.
Cisl Fp e Uil Fpl hanno chiesto all’Amministrazione impegno reale sull’annunciata riduzione della forza lavoro di Casa Serena, gestita dalla Cooperativa Azione Sociale, in quanto “non è accettabile che una Cooperativa, in regime di proroga, proceda a licenziamenti o messa in mobilità di lavoratori”.

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