1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

CROCETTA SULLE COPPIE DI FATTO: "“L’80 PER CENTO SONO COPPIE ETEROSESSUALI, CIOÈ UOMINI E DONNE”"

Nella seduta dell’Assemblea Regionale Siciliana di sabato 4 gennaio 2014, dov’era all’odg la discussione congiunta sul «Bilancio di previsione della Regione siciliana per l'anno finanziario 2014 e bilancio pluriennale per il triennio 2014-2016» e «Disposizioni programmatiche e correttive per l'anno 2014. Crocetta: "Chi sono io per giudicare? Non stiamo istituendo il registro delle coppie di fatto, stiamo dicendo che le persone che vivono insieme e che si sono registrate possono accedere alle stesse misure sociali alle quali hanno diritto le coppie regolarmente sposate"

 Palermo, 04/01/2014 - Qui stiamo parlando delle misure sociali che spettano agli esseri umani in quanto tali, alle persone in quanto tali, non stiamo parlando della disciplina giuridica dell’istituto del matrimonio, stiamo parlando di interventi alla famiglia in quanto tale, in quanto nucleo di soggetti che vivono insieme e che sono disciplinati dall’amore, dalla coabitazione e dalla reciproca solidarietà come, persino, dice il codice civile.
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche e di condizioni personali e sociali”.  Questa nostra finanziaria introduce l’idea che de lle persone che stanno insieme e che abitano insieme – e non lo fa indiscriminatamente, lo fa perché hanno dichiarato il fatto di stare insieme e lo disciplina anche giuridicamente per evitare gli abusi a tutto questo – che si registrino. Questo apre alle coppie gay?

Nei registri delle coppie di fatto l’80 per cento sono coppie eterosessuali, cioè uomini e donne, che
magari non possono avvalersi momentaneamente dell’istituto del divorzio, perché magari uno non ha completato la pratica, perché è nato un am ore, perchè due persone vogliono stare insieme e magari hanno tre, quattro figli che si portano insieme. Perché noi a queste persone non dovremmo dare il diritto all’alloggio, alla casa popolare quando ne hanno diritto? Quando sono in una condizione di povertà? Il pregiudizio ideologico ci può portare fino al punto dell’odio sociale? E la lotta politica fra le coalizioni può portare ad una posizione così radicale? In Francia è stato Sarkozy a proporre il regolamento prima sui PACS (i Patti civili di solidarietà), in Inghilterra addirittura i matrimoni gay li propone il premier conservatore inglese.

Non c’è un Paese europeo, salvo la Lituania e qualche altro Paese, che non abbia disciplinato questi argomenti. Ora non voglio entrare nel merito perché questo non fa parte della finanziaria, della finanziaria ci fanno parte misure sociali a sostegno della povertà anche nel caso delle coppie di fatto e questo per un cristiano dovrebbe essere persi no fatto di orgoglio e di dovere perché è l’amore che noi dobbiamo al prossimo e l’obbligo che abbiamo nei confronti degli ultimi e dei poveri.

Anche qui non vorrei scomodare il Vangelo, basterebbe leggere l’episodio della Maddalena o della Samaritana nel pozzo per scoprire qual è l’atteggiamento evangelico o qual è l’atteggiamento di questo Papa attorno a queste questioni. Chi sono io per giudicare? Ma al di là di questo non stiamo entrando nel merito, non stiamo istituendo il registro delle coppie di fatto che attiene alle autonomie dei comuni, stiamo dicendo che le persone che vivono insieme e che si sono registrate possono accedere alle stesse misure sociali alle quali hanno diritto le coppie regolarmente sposate.

Mi sembra un fatto di civiltà unica e mi sembra soprattutto un grande fatto di amore e di solidarietà, questo senza altri termini! Allora la finanziaria ha un anima: ci sono le misure per i giovani, per coloro che non hanno reddito, proviamo ad inserire le misure come il reddito di solidarietà per i casi estremi di povertà che non bastano, certo che non bastano!

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