Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

CULTURA A MESSINA. GIUSEPPE MINISTERI: “BASTA CHIACCHIERE, SI PARLI SULLA BASE DI RISCONTRI AMMINISTRATIVI”

Il “niet” Dell’ars ad un emendamento della finanziaria presentato dall’on.le Marcello Greco nega al comune di Messina quel contributo straordinario di 250mila euro che sarebbe servito a metter su una stagione di spettacoli per al Teatro Vittorio Emanuele. “Un passo indietro in assemblea regionale era prevedibile”, afferma Giuseppe Ministeri, presidente Daf – associazione culturale. “Dopo questo ennesimo schiaffo, chiediamo a Palazzo Zanca impegni precisi sul fronte ‘cultura’, basati su atti amministrativi, non più promesse”

Messina, 15 gennaio 2014 - Era il 19 dicembre quando una delegazione della Commissione consiliare Cultura del Comune di Messina, capeggiata dal presidente Avv. Piero Adamo, veniva ricevuta a Palermo dall’omonima Commissione dell’Ars, presieduta proprio dal deputato messinese Marcello Greco, per perorare l’esigenza di una programmazione culturale in città. In quell’occasione, la delegazione era riuscita a strappare all’Assessore Regionale Michela Stancheris la promessa di un contributo straordinario di 250mila euro, da destinarsi formalmente a Palazzo Zanca per sostenere un “programma di eventi” nel maggiore teatro cittadino.

Il contributo sarebbe dovuto arrivare con l’approvazione di un apposito emendamento nell’ambito della Finanziaria regionale, in discussione in questi giorni all’Ars. Ma l’emendamento ieri ha ricevuto il voto negativo dell’Aula: l’ennesimo schiaffo morale per la città di Messina, che si aggiunge alla legittima, ed anzi “tardiva” presa di posizione della Regione di avvalersi della possibilità di nominare i componenti del Consiglio di Amministrazione del Teatro Vittorio Emanuele.

“Non c’era bisogno di una palla di vetro per prevedere che un contributo di 250.000€, nell’ambito di una Finanziaria regionale di ‘lacrime e sangue’, non sarebbe mai stato accordato al Comune di Messina”, afferma Giuseppe Ministeri. “Palazzo Zanca aveva garantito che questa somma sarebbe arrivata da Palermo: su quella che sembrava una ‘certezza’ era stato impostato un programma di eventi artistici, si erano stilati piani, erano stati presi accordi. Ma la ‘certezza’ si è trasformata nell’ennesima promessa non mantenuta, e adesso rischia di saltare del tutto una programmazione culturale in città”.

“Come operatori culturali, chiediamo all’Assessore Comunale, prof. Tonino Perna, e alla Commissione Consiliare alla Cultura di prendere impegni precisi”, conclude Ministeri. “Impegni che non si basino più su vaghe promesse, ma su concreti atti amministrativi”.




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